Il postino suona sempre .... più di una volta
Data: 23/03/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: edipo46, Fonte: Annunci69
Avrò avuto 13 - 14 anni quando iniziai a masturbarmi guardando i giornaletti pornografici che mi passavano gli amici più grandi, ma dopo un pò non mi eccitavano più, erano sempre più o meno le stesse foto. Così la mia attività di segaiolo andava diradandosi e mi dedicavo sempre più alla ricerca di ragazzine per mettere in pratica quello che vedevo in quelle foto proibite, ma fino ad allora i risultati erano nulli.
Verso i 16 anni mi ero appassionato alla chitarra e l'anziano postino che suonava in un gruppo di liscio si prese la briga di darmi qualche lezione, a volte andavo da lui, a volte veniva da me. La mamma era contenta, così non andavo a scorrazzare in giro col motorino; all'inizio veniva una volta a settimana, poi sempre più spesso, mia mamma era sempre molto cordiale con lui, a volte mi pareva fin troppo, inoltre avevo notato che quando sapeva dell'arrivo di Giò (Giovanni) si metteva in tiro più del solito e non perdeva occasione per venire in camera ad ascoltare come suonavamo.
All'epoca mia madre aveva 40 anni ed era un gran bella donna, sempre ben curata, abbastanza formosa ma non cellulitica, seno abbondante e sodo, labbra carnose ed una folta chioma di capelli neri. Mio padre invece era un ometto insignificante, piccolo e minuto, tutto lavoro, casa e chiesa. Spesso il suo lavoro lo portava ad assentarsi anche per intere settimane, ma quando era a casa con la mamma si facevano un sacco di coccole come due adolescenti, si vedeva proprio che erano ancora ...
... innamorati.
Tutti i giovedì pomeriggio avevo appuntamento con gli amici per una partitella di calcio, due chiacchiere, una pizza e la sera di nuovo a casa. Ma quel giorno, a causa di un grave incidente al nostro allenatore, non si fece nulla, così tornammo a casa dandoci appuntamento alla sera per la solita pizza.
Appena arrivai in cortile, vidi l'auto del postino parcheggiata sotto al portico. ‘Strano!’, pensai, al giovedì non abbiamo mai fatto lezione di chitarra.
Posai piano la bici al suo posto ed entrai silenziosamente dalla porta sul retro: silenzio assoluto, in casa non c'era nessuno. Salii le scale che portano alle camere, adesso cominciavo a sentire delle voci flebili provenire dalla camera degli ospiti. Col cuore in gola mi avvicinai lentamente, il corridoio era al buio, la porta era socchiusa, la stanza era illuminata dalla fioca luce che filtrava dalla tapparella, ma era più che sufficiente per distinguere i due corpi nudi stesi sul letto.
Mia madre aveva la testa sul ventre del postino e stava leccando la punta del cazzo mentre lo menava lentamente, lui le teneva la testa fra le cosce e leccava la fica avidamente.
Andarono avanti così per un bel pò, poi l'uomo infilò due dita nella fica ed iniziò a masturbarla velocemente, lei spalancò le cosce e poco dopo vidi chiaramente che bagnava le dita di Giò mentre sospirava di piacere. Poi fu lei a masturbarlo, si era inginocchiata al suo fianco, con una mano lo stringeva forte alla base e con l'altra lo ...