1. L'amore del mercoledì


    Data: 21/07/2018, Categorie: Trans Autore: fed60, Fonte: Annunci69

    E' agosto, sono lontana da Roma, c'è stato il lockdown e non vedo un maschio almeno da sette mesi, ed allora voglio raccontare di uno dei pochi uomini di cui sono stata innamorata,
    
    Era circa il 2004 o il 2005, uno dei tanti contatti in chat, Maurizio, si presentava così "cinquantenne più vicino ai sessanta, 1,85X80, sempre in tiro, ospitale".
    
    Mi contattò lui e in breve decidemmo di vederci e andai da lui un pomeriggio. Un ultimo piano del quartiere Salario. Con il mio solito sistema, che ormai avevo brevettato trovai la porta socchiusa e l'unica luce accesa mi guidò verso il bagno, dove feci la mia trasformazione in Daniela.
    
    Andai di là dove vidi una flebile luce in una stanza. Lui era lì, già nudo, disteso sul letto. Entrai e gli dissi ciao con un sorriso; anche lui mi salutò con un sorriso, si alzò e mi venne incontro stampando subito la sua bocca sulla mia. Le lingue si cercarono (e si trovarono) a lungo mentre le sue mani cercavano le mie tettine per titillarne i capezzoli.
    
    - Sei bellissima - mi disse staccandosi un attimo, per ripiombare con la bocca stavolta sui capezzoli.
    
    La mia adrenalina era già a mille, con la mano cercai il suo sesso e lo afferrai sentendo una consistenza già semirigida. Mi accovacciai e cominciai a leccargli il membro (sapeva di buono), poi dolcemente lo presi fra le labbra che iniziarono a farlo scorrere dentro, me lo spingevo in gola fin dove potevo, poi lo tiravo fuori e scorrevo con la lingua lungo l'asta fino alle palle. ...
    ... Continuai così a lungo finché lui non mi fece rialzare, mi prese la mano e mi accompagnò verso il letto.
    
    Era stato tutto così immediato e travolgente che ancora non ero riuscita a valutarlo come maschio. Effettivamente era alto più di me coi tacchi, un fisico massiccio, brizzolato e con poca peluria su tutto il corpo ed un accenno di pancia che non guastava affatto. Il membro mi sembrava di dimensioni adatte al mio culetto stretto.
    
    Mi fece stendere sul letto a pancia in giù e mi fece allargare le gambe. Sentii la sua lingua insinuarsi fra le mie cosce e salire fino al buchino nel quale cercò di penetrare slinguando. Ero in estasi e predisposta a qualunque sua voglia.
    
    - Mettiti come meglio preferisci amore voglio penetrarti - mi disse.
    
    Sinceramente non ero abituata ad una tale "delicatezza" da parte degli uomini che, di solito, mi sbattono come vogliono loro.
    
    Tirai su il culo e mi disposi "dog style", come dicono gli inglesi, pronta a prendere quel bel cazzo da dietro.
    
    - Maurizio per favore indossa il preservativo e lubrificami molto, la mia "fichetta" è strettina.
    
    - Certo tesoro, sarò dolcissimo, se ti faccio male dimmelo. - Poco dopo sentii che con un dito mi lubrificava il buchino e sentii, con un brivido, un'anticipazione di piacere. Mi penetrò con dolcezza ma anche con decisione ed il dolore iniziale scomparve quasi subito lasciando il posto al piacere più intenso.
    
    Dopo restammo una accanto all'altro parlando del più e del meno finché lui mi disse che ...
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