Rapimento 2 - Racconti Erotici

Rapimento 2

... finalmente il bacino del nuovo violentatore si appoggiò al mio corpo.

Mi sentivo incredibilmente pieno e sentivo i miei tessuti cedere a quelle intrusioni senza pietà.

Restarono piantati a fondo fino al punto che credevo volessero soffocarmi ma finalmente mi liberarono uscendo però sempre lentamente. Qualche respiro a pieni polmoni e il supplizio ricominciò sempre lento e inesorabile, per un tempo che mi sembrò interminabile. Le sensazioni però si stavano trasformando da terrore a piacere, da piacere a godimento tanto che venni senza nemmeno toccarmi e a quella visione anche per i due dentro di me arrivò il momento finale, ma inaspettatamente questa volta vennero prima di rientrare dentro di me riempiendomi il viso e il torace.

Mi vennero slegate le gambe e finalmente potevo stenderle, ma ero tutto indolenzito e gola e culo mi bruciavano. Sentivo la sborra scendere lungo mie guance e fianchi

Poi la musica nelle orecchie cessò e dagli auricolari iniziò a parlare una voce robotica: “Ora ti spiego la situazione: tu per me non sei nulla ma solo una fabbrica soldi. Il primo lavoro è stato l’incarico di rapirti, chiedere riscatto e prima di liberarti trasformarti in.. , cazz come hanno detto… ah sì una nullità assetata di cazzi con più sborra che sangue nel corpo, solo come vendetta contro tuo padre. Io eseguo alla lettera gli ordini ma immagino non sarà un lavoro difficile visto come hai goduto senza toccarti con quei cazzoni da 20 cm che ...

... ti dilatavano gola e culo. Trovare gente per scopare un bel bocconcino come te è facile ma ancora più facile trovare gente che paga per farlo.

Tuo padre ha un sacco di nemici che vogliono vendicarsi e usare suo figlio come una cagna li rende la cosa ancora più stuzzicante e quindi pagano salato per farlo visto che offro la max discrezione e tu non puoi vedere chi ti riempie della propria sborra.

Ma cazzo pure tu hai un sacco di nemici, ancora più disposti dei primi a pagare per scoparti e riempirti del loro piscio e sborra. Per questo sei la mia fabbrica soldi.

Per proteggermi di nascosto filmerò alcuni dei figli di puttana che infileranno il loro uccello dentro di te. Quindi poi tu e tuo padre mi darete altri soldi per conoscere quegli stronzi che si sono scaricati i coglioni dentro di te.

Però, alla fin fine unica tua colpa è essere figlio di un boss, quindi se non romperai i coglioni magari ogni tanto ridurrò la musica per lasciarti individuare qualcuno di quelli chi ti starà facendo godere, sì godere puttanella perché vedo già che ti piace avere un cazzo in culo e magari quello di qualche stronzo già lo avevi immaginato dentro di te. Vero troietta? Ma non ti preoccupare di cazzi nei prossimi giorni ne avrai un sacco d’altra parte ti devo rilasciare con più sborra che sangue in corpo, no?. Ah ah ah ah”.

Ero agghiacciato per le parole di quel bastardo, ma almeno avevo la certezza che non sarei morto e prima o poi mi sarei vendicato.