1. Escursione del cazzo


    Data: 09/03/2023, Categorie: Voyeur Autore: goldenoro69$, Fonte: EroticiRacconti

    A volte si sentono delle cose che fanno sorridere. Parliamo di cazzi. Si dice che non è la misura che conta ma come si usa. Dice un proverbio " Chi si accontenta.......vuol dire che non ha provato altro" Una cosa è sentirsi dentro il pisellino altra cosa è il cazzo. Sono due cose diverse. Per la misura eccezionale ci vuole una figa eccezionale. Io a 18 anni ho scopato una 50enne che se non stringeva le gambe tra il mio cazzo e le pareti vaginali c'erano cinque centimetri di spazio.
    
    La donna in generale se può scegliere sa perfettamente come comportarsi, se per un motivo qualsiasi è obbligata, si deve accontentare per forza.
    
    Ci invitarono ad una escursione in un parco nazionale, Eravamo nove persone e portammo cinque macchine, c'era anche chi ha viaggiato da solo per essere indipendente. Io e mia moglie con la nostra macchina. La scarpinata a causa di un errore di percorso si allungò di parecchio e percorremmo oltre venti chilometri dei dodici previsti. Quando si è in comitiva non è facile prendere decisioni. Chi vuole fare un percorso chi un altro, chi preferisce la salita chi la discesa, insomma una rottura di cazzo. A proposito di cazzo a Daniela, che doveva fare pipì si diresse dietro un cespuglio, mentre discutevo con gli altri sul percorso da scegliere, a decisione presa vidi lei che tornava con un ragazzo.
    
    Venne spontaneo chiedere se avessero pisciato insieme, rispose che non si era accorta, e questo che invece la seguiva, dopo aver pisciato, girandosi verso di ...
    ... me scappellava il cazzo che tra l'altro era di notevole misura e per non essere da meno mentre rimettevo le mutandine gli ho fatto vedere la figa. "Complimenti te lo potevi anche scopare tanto ormai !" " Scemo pensi sempre a quello" rispose. Il risultato fu che questo ragazzo stava sempre vicino a noi ed in particolare a lei. Fu giocoforza parlarci lungo il percorso, si chiamava Giulio e non era poi così antipatico come credevo. Fummo costretti a superare uno spuntone di roccia, lo feci tranquillamente mentre Daniela trovava qualche difficoltà, le diedi la mano per farla aggrappare e Giulio per spingerla in alto le mise le mani sul culo e la fece salire. Le trova tutte questa pensai. Commentavano tra loro ogni cosa. Facemmo una sosta per la colazione e lui le offrì meta dolce che aveva fatto la mamma. Lei rispose che era ottima e si leccò le labbra.
    
    Camminando ancora faticosamente, perché trovammo diversi ostacoli, sempre Giulio che l'aiutava a superarli. Ci fermammo per il panino del pranzo e Daniela ne diede una parte a Giulio che spiritosamente disse che era ottima ed anche lui si leccò le labbra guardandomi sorridendo e forse non si aspettava che sorridendo, anch'io mi leccai le labbra. La mia era solo una imitazione al suo gesto senza alcun significato. Intanto ci accorgemmo di essere rimasti soli perché gli altri avevano proseguito. Sbagliammo ancora sentiero ed orientandoci con qualche riferimento cercammo di ritornare alle macchine ed arrivammo che era quasi buio. ...
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