1. Il premio


    Data: 09/03/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Briciola 86, Fonte: EroticiRacconti

    Un premio è un oggetto senza vita, ma ha la forza di farti sentire viva.
    
    Ero lì seduta sul divano, accanto al mio compagno a guardare “La notte degli Oscar, uno dopo l’altro attori, registi, sceneggiatori e addetti del cinema ricevevano l’ambita statuetta per i loro meriti cinematografici.
    
    Quasi tutti baciavano la piccola icona in metallo con l’enfasi di baciare un’amante la prima volta che si riesce a portarla a letto.
    
    Orgogliosi, felici e potenti, si, perché vincere un premio ti fa sentire forte, ti fa sentire il migliore, hai privilegiato su tutti, hai vinto e tutti si inchinano al tuo talento, tutto questo ti fa sentire Vivo?
    
    Si, certo, come potresti dire il contrario!
    
    Hai vinto, tutti ti invidiano. Quella sera nessuno potrà dirti di “no”, uomo o donna che tu sia, la notte è tua, goditela, perché non sarà facile che si ripeta.
    
    Ma se il premio avesse un’anima? Se fosse un essere senziente?
    
    Cosa proverebbe a ritrovarsi tra le mani del migliore? a lasciarsi possedere dal più bravo?
    
    Ma un premio, in quanto tale, non può scegliere il suo vincitore, altri scelgono per lui, altri decidono chi lo merita, chi lo può alzare agli onori della platea.
    
    In alcuni sport oltre alla bravura conta anche la fortuna, il caso, le variabili naturali e umane.
    
    Ma nel poker la posta viene davvero vinta dal più bravo? O vince chi ha più coraggio, chi rischia di più?
    
    Scusate sto uscendo fuori dai miei pensieri, ritorniamo al premio senziente, vivo e ...
    ... presente.
    
    Sono considerata una bella donna, bruna, pelle scura, labbra carnose, seno sodo (grazie a qualche ritocco estetico), insomma una donna che molti uomini desiderano portarsi a letto. Ma sono anche una donna dal carattere forte e autoritario, sono io che decido con chi fare sesso, dove, come e quando. Sono io la cacciatrice, la dominatrice, la donna Alfa, gli uomini si sottomettono al mio piacere, prendo quello che voglio da loro, e solo se sodisfatta regalo il mio corpo e le mie carezze al loro maschio orgoglio di cacciatori ignari di non esserlo stato.
    
    Al tavolo, tre maschi scelti con cura si sfidano, senza togliermi gli occhi di dosso, ho promesso le mie attenzioni e il mio corpo al vincitore, e adesso sono pronti ad uccidere per vincere, convinti di conquistare grazie alle loro capacità il Premio.
    
    Ma il loro orgoglio di maschi, impedisce loro di vedere “oltre”, loro vedono solo il mio corpo che seducente si muove fra di loro, vedono solo la preda, il premio. Non vedono che sono stati scelti, selezionati fra tanti, e che chiunque di loro vinca, non importa, io vincerò in ogni caso, io avrò le sue carezze, la sua lingua, il suo seme, a lui resterà solo l’illusoria emozione di essere stato il migliore, il vincente in una sfida in cui tutti loro sono dei perdenti.
    
    Ma non ho previsto la complicità e l’unione del branco, gli animali quando si trovano di fronte una preda troppo grande per loro, si uniscono nella caccia rinunciando all’esclusiva e condividendo la preda con gli ...
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