1. Nonne Troie 3


    Data: 08/03/2023, Categorie: Maturo Tabù Autore: Batman_112, Fonte: xHamster

    ... effetti un uccello.
    
    Ecco perchè Simona era tanto brutta e poco femminile, semplicemente perchè non lo era affatto.
    
    Simona era Simone.
    
    Mariuccia si impalò a fissarmi. Aveva ancora l'uccello della figlia in bocca ed era letteralmente paralizzata.
    
    Simona, con le mani ai fianchi in perfetto stile di chi si stà godendo un ottimo bocchino sprizzava fiamme dagli occhi.
    
    “E così abbiamo una sorpresina fra le gambe” la stuzzicai io.
    
    “E a te cosa te ne frega. Non vedi che ci stai rompendo i coglioni. Vattene fatti i cazzi tuoi” s**ttò Simona.
    
    Io non avevo nulla da perdere a tenerle testa e così s**ttai con le mie armi “Bhe a proposito di cazzi. Questo è un cazzo -dissi aprendo i pantaloni e facendo uscire la mia trave- il tuo è appena appena un pisello”.
    
    “Porca vacca che trave!” sbottò Simona sorpresa.
    
    “E vedessi come entra bene nella sorca di tua madre” aggiunsi io.
    
    Simona la fissò “Ti ha chiavata mamma?”.
    
    Mariuccia sempre ad occhi bassi per la vergogna annuì in silenzio.
    
    “Perchè credi fossi venuto a trovarla”.
    
    A sorpresa Simona fece partire uno schiaffo in faccia alla madre “Brutta porca vai a chiavare in giro e non me lo dici”.
    
    “Certamente non può togliersi la voglia con quel bonsai che hai tu tra le gambe”.
    
    Vidi la rabbia nei suoi occhi, poi scosse la testa rassegnata e si voltò a fissarmi. Fu a quel punto che notai che non solo aveva un pisello ma anche una bella patonza.
    
    Sotto, dove mi aspettavo due bei coglioni pelosi c'era un ...
    ... buchino per nulla dissimile da una fichetta. “Wow ma allora sei davvero una donna. Pensavo fossi solo un mezzo ricchione”.
    
    “Non sono ne donna ne uomo. Ho queste belle tettone, la fica stretta ma anche questo ingombrante attrezzo” disse Simona accarezzandosi il cazzetto duro.
    
    “E' una malattia si chiama ermafroditismo” si affrettò a spiegare Mariuccia mentre ancora si massaggiava la guancia.
    
    “Un piccolo segreto che è rimasto in famiglia” aggiunse Simona.
    
    “Avete lasciato che tutti credessero che fossi solo una povera zitella per nascondere l'uccello” annuii.
    
    “Si -aggiunse Mariuccia- per un po' è bastato questo per evitare che la gente la trattasse come un mostro ma poi...”.
    
    “Poi?” chiesi curioso.
    
    “Poi questo coso ha iniziato a tirare -disse Simona massaggiandoselo vigorosamente- non bastava più farsi qualche bella sega. Mi tirava, la cappella era gonfia, volevo fottere, fottere, fottere.... E così una sera...”.
    
    “E' venuta a svegliarmi e al buio...” arrossì Mariuccia.
    
    “Ti sei fatta i tuoi comodi”.
    
    “Mi sono sacrificata visto che era colpa mia. In fondo sono io che l'ho partorita così”.
    
    “E poi a giudicare dalla chiavata che ci siamo fatti l'altro giorno non devi poi aver faticato tanto” la punzecchiai io.
    
    “In effetti è una gran troia” concordò Simona.
    
    “Comunque -le assicurai- il vostro segreto per me resterà tale state tranquille”.
    
    “Grazie -disse Simona- sei davvero un amico. Non so come ringraziarti”.
    
    “Un modo veramente ci sarebbe” dissi ...
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