Dentro il nulla
Data: 06/03/2023,
Categorie:
Trans
Gay / Bisex
Autore: Italian_chub, Fonte: xHamster
Anni 90… abitavo in Emilia ma, assai di frequente, scendevo fin sulla costa romagnola alla ricerca di avventure con trans.
Era notte fonda quando mi ritrovai, non poco a fatica, per la strada principale di Faenza. Fatica perché… c'era una nebbia incredibile, pesante come di rado si vede anche in quelle zone. Avevo viaggiato a passo d'uomo, mille volte tentato di tornare verso casa ma non potevo: la voglia era troppa.
Pur se le mie preferenze vanno a nere e mulatte, la particolarità della serata non mi permetteva ricerche approfondite e, oltretutto, pareva non essercene nessuna in giro nei posti che sapevo frequentati. Deluso, ero già sulla via del ritorno quando mi sembrò di intravvedere una figura in una piazzola adiacente la via Emilia.
Mi accostai e vidi questa bella brasiliana, bianca (purtroppo) ma ben messa. Alta, bionda… seno non esagerato. Era freddo ed era ben coperta: risultava difficile fare altre valutazioni. Parliamo un po' e mi fa una buona impressione; la faccio salire e torniamo per strada.
Ci si vedeva ancora meno… i fari faticavano alquanto a mostrare qualcosa di più che pochi metri di strada davanti a noi.
Si era parlato di andare a casa sua ma, giustamente, lei mi fa notare che il viaggio, solitamente breve, sarebbe stato improponibile, pertanto mi indica qualcosa che sembra una stradina sterrata. Entro e dopo pochi metri mi accorgo di essere quasi dentro un campo. Giro l'auto con fatica; siamo a non più di cinque metri dal bordo della ...
... strada, eppure le auto che passano rare si vedono a stento. Ad auto ferma, lei fa per slacciarmi i pantaloni e tirarmelo fuori ma la blocco: le faccio inequivocabilmente capire che quel che davvero mi interessa lo ha 'lei' fra le gambe. Decisamente la cosa non la preoccupa e, abbassata la vistosa ma pesante gonna, tira fuori un oggetto ancora moscio ma già di tutto rispetto. Senza indugio, inizio a spompinarla con dovizia… Fu una cosa lunga, lei era decisamente partecipe e, devo dirlo, all'epoca sapevo lavorare bene. Il suo cazzo, ormai portato al pieno splendore, rispettava le aspettative. Non lunghissimo e di una circonferenza buona ma non incredibile, era comunque notevolmente duro e rugoso: valore aggiunto non da poco. Al solito, visti i miei gusti, la tipa si permetteva di essere, rimanendo nel lecito devo dirlo, sempre più aggressiva. Mentre lavoravo di bocca, allungava il braccio sinistro infilandomelo sotto i pantaloni e mi tormentava le chiappe, allora ben più magre di oggi, fino a lambirmi l'ano con le dita. Poi mi ferma… mi alza la testa dall'uccello e mi informa che è decisamente l'ora di scoparmi. Ovviamente non ho obiezioni e mentre immagino che tipo di incastro si adatti bene all'angusto abitacolo mi 'ordina' di spogliarmi completamente. Sul momento faccio qualche resistenza, era decisamente freddo, ma abbozzo. Velocemente rimango solo in calzini mentre la invito a mettersi il profilattico, cosa che fa prontamente. Poi… apre la portiera ed esce: -vieni fuori !- mi ...