1. Francesca: racconto n.41


    Data: 04/03/2023, Categorie: Racconti Erotici, Autoerotismo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... a giudicare dal modo in cui si reggeva, tondo e sodo nonostante le dimensioni, che si muoveva sinuosamente su un paio di scarpe dai tacchi vertiginosi e si inginocchiava davanti ad un uomo già nudo, depilatissimo, dal fisico asciutto e scolpito e con un’erezione assai prepotente. Inaspettatamente Francesca ha sentito arrossarsi le gote e, attribuendo ciò all’imbarazzo, non è riuscita a resistere alla curiosità di continuare a guardare. Nello schermo si vedeva la ragazza inginocchiarsi ai piedi dell’uomo ed iniziare a succhiargli il cazzo di dimensioni fuori dal comune ed accarezzare quel corpo così tonico e vigoroso. Il respiro di Francesca è diventato affannato e sentiva il cuore battere a mille nel petto. Lei si diceva “È solo un film, non devo restare qui, vado a letto” ma i piedi sembravano incollati e gli occhi erano puntati inesorabilmente su quelle immagini. L’uomo aveva ormai un’erezione che per lei era spaventosa, prendeva la donna come fosse un fuscello e dopo averle tolto il perizoma l’ha fatta distendere carponi su un divano per poi penetrarla con energia. Francesca, seppur perfettamente cosciente che fosse solo un film, capiva che erano scene che le davano una piacevole sensazione di calore che in breve tempo le hanno invaso le parti basse. Le mammelle, più che tette, della donna dondolavano ad ogni spinta, le grandi mani di lui le stringevano i glutei, i movimenti delle spinte di entrambe erano perfettamente coordinati ad indicare che il piacere era reciproco e ...
    ... che erano ben coordinati nel farlo. Senza alcun preavviso la mano di Francesca stava già agendo sia sul babydoll aprendolo sia sul pube accarezzandolo e tastandolo come fosse la mano di quell’uomo e non la sua. Vedeva sullo schermo l’espressione della ragazza che godeva ad ogni affondo del suo uomo, il cazzo di lui lucido di umori che usciva e rientrava, i muscoli dell’addome e del petto scolpiti come una statua greca. Era uno sballo veder lui che sapeva di maschio dalla testa ai piedi, era veramente figo. Francesca ha avuto difficoltà a soffocare i gemiti ma allo stesso tempo era fiduciosa nelle cuffie che Mirta indossava che le permettessero di non sentirla ed era felice e gaudente di sentirsi bagnata in mezzo alle gambe. Ha impiegato qualche minuto a calmarsi dalle voglie e capire che, dopo aver visto quelle scene, qualcosa stava cambiando in lei; sentiva come un fuoco dentro ed aveva voglia di avere Mirta tra le gambe nonostante la notte prima lei l’avesse amata come fa di solito con la variante delle palline cinesi vibranti messe con delicatezza nel culo. Di soppiatto Francesca è andata a letto e la notte Mirta era più eccitata del solito e Francesca non le sie è negata. L’indomani mattina lei ha aspettato che Mirta uscisse, lasciandola a casa come ogni mattina. Francesca, invece di vestirsi ed uscire, così come aveva detto alla sua donna, è andata nello studio ed ha acceso il computer poiché sentiva l’irrefrenabile bisogno di vedere nuovamente quel video. Nel farlo era ...