1. L'infermiera (undicesima parte)


    Data: 02/03/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: masoc, Fonte: EroticiRacconti

    ... mettendo le cose.
    
    - Benissimo, prendo atto. Potrei torcervi il collo, come a delle galline, ma io sono un gentiluomo, vorrà dire che mi pagherete in natura.
    
    A Marta non parve vero, se la sarebbero cavata con una scopata.
    
    - Ma certo Tony, non c’è problema, vero Sonia? – anche Sonia parve un tantino sollevata.
    
    - Ma si farà a modo mio. Marco mi ha raccontato che vi piace frustarlo, ora è venuto anche per voi il momento di provare. Scoprite il culo, ma solo quello, non voglio vedere altra mercanzia, né fighe né tette.
    
    Le due ragazze pensarono di non aver capito bene, poi videro Tony sfilarsi la cintura, si guardarono smarrite e tentarono una timida protesta, ma bastò un – Non mi fate incazzare!- per vincere ogni ritrosia e far cadere ogni residua resistenza.
    
    Si affrettarono a scoprirsi, per Marta fu più difficile perché indossava una gonna e dovette armeggiare parecchio per riuscire a mostrare solo il culo come voleva Tony. A Sonia bastò abbassare i pantaloni quel tanto sufficiente a raggiungere lo scopo.
    
    - Tutte e due in ginocchio sul divano, faccia a muro e culo in fuori – Tony ordinava e le due obbedivano.
    
    Marco non credeva ai suoi occhi, seduto in poltrona si godeva lo spettacolo del bel culo di Marta e delle natiche grassocce di Sonia che si protendevano verso di lui e verso una punizione che prometteva di essere epica.
    
    Senza preavviso alcuno Tony sferrò il primo colpo, a farne le spese fu Marta, una sferzata violentissima la colpì su tutte e ...
    ... due le natiche strappandole un urlo e lasciando in ricordo una striscia rossa. Anche il culo di Sonia subì la stessa sorte, facendo inarcare e gemere la sua proprietaria.
    
    I colpi si alternarono con immutata violenza sull’una e sull’altra, Tony ci sapeva fare, con la cintura disegnò arabeschi sulle natiche non tralasciando alcun lembo di epidermide. Dopo un gran numero di colpi i due culi erano quasi viola e le due ragazze in procinto di scoppiare in lacrime.
    
    - Direi che può bastare. –
    
    A queste parole le ragazze si accasciarono massaggiandosi delicatamente i glutei così dolorosamente provati.
    
    - Chi vi ha dato il permesso di muovervi? Tornate in posizione – A fatica le due eseguirono.
    
    - Ora si passa alla seconda fase. A me le ragazze non piacciono, ma un culo è un culo, vorrà dire che farò finta che tu sia un fanciullino, cara Marta.
    
    E si accostò col cazzo in tiro, con una mano le allargò le natiche doloranti e con grande maestria penetrò con un sol colpo il buchino che era venuto allo scoperto. Una volta dentro spinse a fondo facendola gemere e cominciò a scoparla in maniera brutale senza alcun accorgimento.
    
    Sonia stava a guardare senza osar dire una parola, combattuta tra sentimenti come rabbia e gelosia e il sollievo che almeno quella umiliazione le fosse stata risparmiata. Ma si sbagliava, si sbagliava di grosso.
    
    - Marco, che ne dici di dare anche tu una bottarella a quella troia dell’infermiera? E quando ti ricapita una simile occasione?
    
    A Marco, ...