Mia moglie valeria - dopo i 40 anni - cambiamenti - capitolo 7 - la scelta
Data: 25/02/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Marta-trav, Fonte: Annunci69
... detto quelle parole. Ma, in cuor mio, sentivo che non ci sarei mai riuscita, non sarei mai riuscita, almeno non la prima volta, a fare sesso con un altro uomo davanti a mio marito.
“Potrai, anzi, dovrai essere nella stanza accanto, ascoltare, sbirciare, ma non essere presente…insomma, non ci riuscirei con te davanti”.
Credo che la voglia di mio marito di vedermi tra le braccia di un altro uomo fosse così tanta che Stefano, dopo dieci secondi, mi disse “Ok, va bene”.
“E poi ci sarebbe ancora un’altra cosa”, dissi io.
“Cosa?”.
“In questi mesi ho chattato con molti uomini. Beh, ecco, mi piace credere che chi mi ha contattata lo abbia fatto perché colpito dalle mie foto, perché attratto da me, dal mio seno, dalle mie gambe, dal mio culo. Insomma, da chi mi abbia ritenuto una bella figa. Sono convinta che se tu o qualunque altro uomo aveste fatto altrettanto con le donne, avreste selezionato, tra le tante, quelle che vi piacevano di più. Credo che funzioni così, giusto?”.
“Si, giusto. E allora?”.
“E allora anche io, tra tutti quelli che mi hanno scritto, ho selezionato quelli che mi piacevano di più. Ed il primo criterio di selezione è stato l’aspetto fisico”.
“Mi sembra giusto, ma non capisco dove vuoi arrivare”.
“Lasciami parlare. Dopo aver scremato, ho iniziato a chattare con loro. Ho così valutato anche altre caratteristiche oltre al solo aspetto fisico”.
“Certo, e allora?”.
“Beh, ecco, questi uomini sono tutti accomunati da un’unica ...
... caratteristica”.
“Quale, dimmela!”.
“Sono tutti superdotati. Cioè, hanno tutti un cazzo enorme, almeno quello che si vede nelle foto del loro profilo. Come a voi uomini piace vedere un bel paio di tette, un bel culo, una bella passerina depilata, a noi donne, a me in particolare, piace vedere un bel cazzo. E loro ce l’hanno”.
Lo avevo detto.
Stefano rimase un’altra volta immobile. I suoi occhi nei miei. La bocca leggermente aperta.
“Cioè, mi stai dicendo che vuoi farti scopare solo da chi ha un cazzo enorme?”, mi chiese.
“E che sia una bella persona”, puntualizzai io. “Insomma, Ste, non è facile. Ma se proprio dobbiamo fare questa cosa, che allora ne possa trovare completa soddisfazione, nel fisico, nella mente e, perché no, anche alla vista”.
Stefano, a bocca aperta, mi guardava incredulo.
Stavolta Elena venne ad aprirmi in tuta da ginnastica. Maglia a maniche lunghe e pantaloni lunghi. Scalza, come sempre.
Credo che la mia espressione abbia tradito il mio disappunto.
In quell’interminabile intervallo che intercorreva tra il suono del campanello e l’apertura della porta di casa, la mia testa partiva per la tangente e le mie emozioni si concentravano tutte in un unico punto dentro di me, pronte ad esplodere non appena mi fossi trovata davanti Elena in reggiseno e mutandine. O anche meno.
Ma Elena, chissà perché, quel giorno pensò bene di non darmi quella soddisfazione.
Lo fece apposta?
In ogni caso rimasi delusa e non fui così brava a ...