La coppietta
Data: 20/02/2023,
Categorie:
Voyeur
Autore: Margie, Fonte: EroticiRacconti
... chiedono a una donna per una sveltina. Magari un giorno ci provo, sperando di non farmi prendere dalla passione. Dovrò scegliere con attenzione. Esco dal paese, mi dirigo verso la collina, inizia la salita... Guido con frenesia. Mi chiedo come troverò mio marito. Non nel senso che dovrò vagabondare per cercarlo. Magari s'è addormentato. Oppure sta facendosi il bagno. No, questo no. Escluso. Magari sta lavorando. Oppure sta facendo quei giochi enigmistici che sono la sua attività preferita. Proprio preferitissima no: preferisce fare sesso con me. Farlo con altre viene dopo. Penso alla ragazzina col sedere in bella vista. Guido come se stessi gareggiando in un rally. Per la verità sto soltanto andando un po' più aggressiva del solito, ma la mia sensazione è quella. Sarà eccitato? Avrà voglia di saltarmi addosso, qualcosa tipo Kato nel film “La pantera rosa”? Questo non sarebbe male. Sarà vestito oppure già nudo? Guido frenetica, nonostante la strada bagnata. Dopo il tornantino c'è il nostro cancello. Premo il pulsante del telecomando, arrivo e lascio la macchina davanti alla porta di casa.
Indossa una camicia di ...
... flanella e un paio di brache da tuta. Non noto altro che il suo cazzo è bello eretto. È questo l'importante. Non ho voglia di perder tempo a sbocchinarlo per eccitarlo. Né ho bisogno io di essere eccitata: il livello successivo al mio è l'orgasmo. Mi dirigo verso di lui, sul divano. Gli chiedo col tono di una scenata di gelosia perché abbia il cazzo così duro, se stia guardando foto di femmine nude. Non importa dove. Mi risponde con voce quasi distratta che mi ha sentita arrivare. Intanto sono già nuda. Questo cretino invece non s'è ancora tolto quell'orpello di brache. Ma non capisce niente, stasera? Gli mostro il culo e la figa gocciolante. È ora che m'inculi senza pietà. È ora che m'inculi e m'infili tre dita nella passera. È ora che mi renda cieca e sorda a forza di sbattermi. Muta no: quello è impossibile, lo sa. Fammi urlare tanto che mi sentano fino giù al paese. Lo so che in linea d'aria sono cinque chilometri, quindi datti da fare. Spaccami il culo, in modo che mi ci voglia un paio di giorni prima che si richiuda.
Lo so, ci vorrà più tempo perché spariscano i segni che ho tracciato con le unghie sulla tua schiena.