L’amica lesbica
Data: 19/02/2023,
Categorie:
Lesbo
Sesso di Gruppo
Autore: goodrush, Fonte: RaccontiMilu
... scorrere su e giù sulla mia pancia mentre mi slinguava a mille. ‘Sto per venire, Luca, sto per venire, sborra anche tu, vienimi dentro’ Cacciò un urlo disperato ed io schizzai nella sua fica come un idrante, sentii almeno sei o sette schizzi che partivano. Eravamo distrutti. Dopo un interminabile silenzio, Carla sentenziò. ‘Se ci fa questo effetto, solo a pensarla, dobbiamo davvero provare a portarla da noi’ La serata di sesso con mio marito mi aveva sinceramente stravolto, soprattutto in relazione alla fantasia di fare sesso a tre con Lucia. Non che fino ad allora non avessimo avuto fantasie varie, ma per la prima volta queste fantasie erano associate ad un volto ed a una persona vera, esistente e raggiungibile’. Io ho trentatré anni e mio marito trentacinque, non abbiamo figli e vogliamo goderci la vita e come per tutti il sesso è molto importante a tale scopo. Comunque la mia curiosità, già presente fino dal primo incontro con Lucia, aumentò al massimo. Dovevo sapere tutto di lei, oltre a quanto già noto e cioè che aveva ventinove anni, era lesbica e conviveva con una professoressa di un liceo classico. Fisicamente era tanta roba, bellina di viso, alta 1.65, con due belle gambe slanciate, fianchi perfetti ed un seno bellissimo, più piccolo del mio, ma una seconda piena che trasmetteva sesso puro. Quando veniva in Comune, con quel suo incedere reso naturalmente flessuoso dai sandali con il tacco, più di un maschietto si voltava rapito, e alcuni talmente rapiti ...
... che non si curavano nemmeno di non farsene accorgere. Insomma per farla breve una gran figa. Ma era lesbica e qui stava il nocciolo della questione o meglio qui stava il mio interesse’. Intanto, approfittando del mio ruolo, trovai il modo di vedere la sua compagna, la famosa professoressa di lettere del liceo. Rimasi attonita: praticamente un uomo vestito da donna, sui quaranta, completo giacca e pantaloni beige di gabardina, una camicia blu scura ed una cravattina rossa improbabile, senza seno e addirittura le scarpe a punta con le stringhe! Ma, dico io, come faceva Lucia a stare con quella lì!? Però quando me la presentarono mi resi conto che aveva un fascino magnetico, sia per come parlava sia per il suo modo di guardare, sembrava un maschio alfa, insomma mi sentii immediatamente intimidita, messa sotto. Intanto mi fissava il seno con grande naturalezza e la mia maglietta nera con scollo a v sotto il tailleur rendeva il solco tra le mie tette abbronzate, bello evidente. Mi guardava quasi irridendomi, come se pensasse già a me come un oggetto sessuale , da leccare tutta, partendo dai miei meravigliosi piedini con le unghie smaltate rosso fuoco. Mai un uomo mi aveva guardata così. In un attimo, come in un flash improvviso, me la vidi addosso mentre mi leccava i capezzoli e mi infilava la lingua in bocca. Cazzo mi stavo bagnando le mutandine. Per l’imbarazzo che provai rischiavo di essere sgamata da quella virago e così estrassi il telefono e inventai una chiamata in ingresso ...