1. Schiava di mio marito e la sua amica


    Data: 17/02/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: pamyzi1, Fonte: Annunci69

    ... io riesco a fartele aprire e a farti cambiare atteggiamento. Ti faccio fare a figura della troia in un modo che tu neanche immagini”. Anna ascoltava allibita e ancora di più rimase di stucco quando suo marito aggiunse: “si, brava Carla, falla un po’ scendere dal suo piedistallo.
    
    Umiliala qui davanti a tutti, così poi sarà un po’ meno arrogante e piena di sé. Falle quello che vuoi, ti do il permesso”. Anna era sempre stesa sul pavimento a pancia sotto e Carla le stava sopra immobilizzandola e togliendole il respiro. All’improvviso Anna sentì la mano di Carla che le si intrufolava tra le gambe, cercando di raggiungere la sua fica. Il gesto la fece trasalire, mai si sarebbe aspettata tanto. Provò a dibattersi, ma tutto era inutile. L’unica cosa da fare era tenere le gambe il più strette possibile. “Vedrai che tra un po’ te le faccio aprire queste gambe e non ci sarà neanche bisogno di fare forza”. La mano di Carla era comunque riuscita ad arrivare alla fica di Anna, iniziando a stimolarla e a carezzarle il clitoride. Anna era in preda al panico, non riusciva a ragionare e non sapeva come riuscire a uscire da quella situazione umiliante. Inoltre le manovre di Carla in qualche modo stavano iniziando a fare effetto.
    
    Anna fu stupita del fatto che quelle carezze in qualche modo la stavano facendo eccitare. “Smettila” disse ancora una volta, ma la sua voce non era più così tanto convinta. Rapidamente Carla riuscì a tirare fuori la mano, a infilarla sotto le mutande di Carla e a ...
    ... riconquistare una posizione che le permetteva di arrivare al suo clitoride. Appena ebbe modo di manovrare le mani con una certa libertà, Carla prese il clitoride di Anna tra le unghie e lo pizzicò forte. Anna ebbe un sussulto e cacciò un fortissimo urlo, che si tramutò in forte mugolio quando Carla mantenne a lungo la presa. “Se non apri queste cosce te lo stacco il clitoride” le intimò Carla. “No ti prego, non farmi male, va bene le apro...” supplicò Anna in preda al dolore, ma anche a un’eccitazione che ormai cresceva evidente in lei. “Adesso faccio vedere a tutti quanto sei puttana” minacciò Carla “girati a pancia sopra, levati le mutande e tieni le gambe aperte, sennò peggio per te”.
    
    Appena Anna fu girata e completamente nuda, Carla affondò la testa tra le sue cosce. Di nuovo la signora cacciò un urlo, questa volta per la sorpresa del gesto inaspettato. La lingua di Carla si impossessò del clitoride di Anna e cominciò a frullargli intorno velocemente. “Smettila, cosa fai, no... non voglio... smettila” ma quelli di Anna era più che altro sospiri e la situazione le stava sfuggendo di mano. La lingua di Carla le stava dando sensazioni inaspettate, ma lo sconvolgente era che la cosa avveniva lì davanti a tutti. Anna moriva dalla vergogna e si iniziava a rendere conto che forse quella stronza di Carla aveva ragione.
    
    A lei tutto questo stava iniziando a piacere molto e avrebbe subito l’umiliazione di cedere sessualmente agli assalti della sua rivale. Figurarsi, per anni ...
«1234...8»