L'ineffabile Master Frank Vs Swinger (Interludio tra la seconda e terza pandemia)
Data: 13/02/2023,
Categorie:
Comici
Autore: scopertaeros69, Fonte: EroticiRacconti
L'Ineffabile Master Frank Vs Swinger (Interludio tra seconda e terza ondata pandemica)
Erano ormai un paio di mesi che la schiava aveva messo a stecchetto Frank, con la scusa che il Lockdown lo aveva costretto all'inattività e che lui aveva continuato a mangiare come due fogne.
Addio tortellini tuffati nel dorato brodo di manzo e cappone! Addio grigliate di maiale succulente e date in spose a vassoi di patatine fritte! Addio tagliatelle gialle di uova di galline ruspanti che anelavano al lubrico connubio celebrato da un ragù lasciato cuocere per almeno cinque ore.
Ripensava a quella canzone di Marcella Bella...come faceva? Ah si! Era pressapoco così:
“Mi ricordo Lasagne verdi e le corse giù in cucina
Con l'amico mio più sincero, a mangiare un coniglio intero.
Poi un giorno mi presi un treno
Andai a Prato e quello che era mio
Languorino piano, piano mangiando ruttai da Dio
Antipasto coppa e primo sale
Dei crostoni due porzioni sole
Il Menù aveva anche piatti sardi
Ma io sognavo lasagne verdi
Il mio destino è di fare un bis da Re
Con un labruschino più sete non avrò
E un po' brillo tornerò
Mi ricordo lasagne verdi quella sera a casa dei tuoi
Quando hai detto, "presto che è tardi
Quelli mangiano come dei buoi"
Nella nebbia ci siam fiondati...”
(Compositori: Giancarlo Bigazzi / Antonio Bella )
Fato crudele! Ed invece patate bollite, qualche mesta insalatina, ortaggi lessi, niente pane, ma riso in tutte le versioni e ...
... preferibilmente scondito, carni bianche lessate, qualche mela cotta e una banana a settimana. Tutto rigorosamente dosato e pesato, il frigorifero era stato cinto da una pesante catena che pareva quella dell'ancora di una nave da crociera e chiuso da un lucchetto a combinazione elettronica basata su un algoritmo matematico con una cifratura frattale a 64 bit. La cantina era stata collegata ad un agenzia di vigilanza, nota per la sua efficienza e che rispondeva solo alla slave.
Frank sospettava che la slave gli avesse messo delle microspie nel telefono e gli avesse hackerato il cellulare, quindi non si osava a chiamare un qualsiasi servizio di asporto. Ogni volta che doveva uscire per fare la spesa lei lo accompagnava peggio di un agente della Stasi nella Repubblica Federale Tedesca durante la guerra fredda.
Ma questo non era il peggio...no non lo era... il peggio era diventato dover espletare le sue funzioni fisiologiche mattutine.
Si sedeva con una sorta di timore sul water, sollevava il coperchio, fissando per interi minuti quell'antro spalancato che era circondato dalla tavoletta, poi rassegnato si sedeva.
Il primo shock era la tavoletta gelata, si perchè la slave faceva le pulizie e lasciava la finestra aperta per tutta la notte, ed era ancora inverno e fuori faceva ancora freddo.
Le chiappe calde, tenute a temperatura mite dal pigiama e le mutande, ora erano esposte ai rigori delle intemperie.
Frank aveva trovato della brina ben più di una volta, ed aveva ...