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RAPPORTI DI BUON VICINATO – (CAP.6) A CENA CON LA SIGNORA CARLA
Data: 08/02/2023, Categorie: Lesbo Tradimenti Sesso di Gruppo Autore: paco, Fonte: RaccontiMilu
... talmente forte che nel venirle in bocca le afferrai la testa con le mani spingendola a me fino a soffocarla… Lei cadde all’indietro proprio mentre entrava la cameriera. La ragazzina, poco più di 18 anni vide la scena: il mio cazzo ancora dritto che colava sborra sul pavimento e lei seduta a terra a gambe all’aria con la bocca piena dei miei sapori. La donna guardò la ragazza e le fece segno di aiutarla ad alzarsi, lei con molto imbarazzo la prese per le braccia e senza accorgersene si trovò a baciarla. Vidi che con molto piacere assaporava la mia sborra mentre si lasciava andare in quel abbraccio saffico e mi godetti la scena fino in fondo, quando a un certo punto la cameriera si trovo la faccia della signora Brambilla tra le sue gambe. La ragazza, mentre godeva, mi fece segno di avvicinarmi per essere baciata… forse voleva evitare che dalla sua bocca uscissero urla di piacere. Mi baciò con tanta foga che il cazzo mi si drizzò di nuovo proprio in corrispondenza del viso della donna che lo vide, lo afferrò e lo portò vicino alla fighetta tutta bagnata. Glielo infilò e mentre con le mani lo guidava dentro e fuori con ...
... la sua lingua lo leccava con gusto. Venni nella passerina umida della fanciulla e la donna ripulì il tutto con maestria. Ci ricomponemmo e tornammo in sala. La ragazzina ci offrì un amaro come digestivo e noi le lasciammo una lauta mancia per il servizio svolto. Tornando a casa mi feci lasciare a dieci minuti di cammino da casa, sempre per passare inosservati, e ripensavo alle passioni lesbiche della signora Brambilla di cui mi aveva raccontato e che avevo potuto verificare con i miei occhi. Per strada vidi l’auto del dottor Brambilla fuori un hotel ad ore della zona da cui uscirono lo stimato dottore e la sua assistente. Non potettero fare a meno di salutarmi. Mentre tornavo a casa mi chiamò Laura, l’assistente del dottore, dicendomi che mi avrebbe voluto vedere la mattina dopo per parlarmi, naturalmente mi chiese la cortesia di non raccontare a nessuno di quell’incontro. Per tutta la notte non chiusi occhi pensando più volte a ciò che era successo nel ristorante, ma soprattutto a ciò che mi avrebbe proposto Laura visto che ora lei ed il suo dottore erano facilmente ricattabili. Ma questa è un’altra storia.