Il collega porco - Racconti Erotici

Il collega porco

Era un tardo pomeriggio in ufficio e mi sentivo arrapata come una cagna. Scrissi al mio collega Tommaso che avevo bisogno di un abbraccio dopo una giornata stancante, al che mi rispose dandomi appuntamento a fine lavoro nel bagno degli uomini nella ditta legale in cui lavoravamo. Entrai in bagno poco dopo di lui, dove mi infilò subito la lingua in bocca, baciandomi con foga. Dopo pochi secondi non mi resi conto che quel porco arrapato aveva già tirato fuori il cazzo. Era duro e stava già per scoppiare. Lo volevo subito divorare, allora mi sedetti sul cesso e gli presi in bocca quel bel cazzone, da vera cagna in calore. Glielo menai per bene con la bocca e dopo pochi secondi la sborra mi colava dalla bocca, quella che non avevo già inghiottito, affamata com’ero di cazzo. “Brutta troia, ti piace il sapore della mia sborra?”. “Sei un porco schifoso, ma avevo una voglia matta di succhiarti l’uccello”. “Sei una pompinara nata, ti aspetto domani per il seguito”.