La morte e la scomparsa delle modelle viene da Facebook: il night club
Data: 31/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: padronebastardo, Fonte: EroticiRacconti
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Il giorno dopo Federica, Clara, Marika e Aiko vennero portate dagli scagnozzi del boss negli scantinati della villa che usualmente erano usati per torturare le spie del clan ed estorcere loro le confessioni. Le ragazze seguirono gli uomini terrorizzate e pensando in quale guaio si erano cacciate, visto che scappare da un posto così difeso da quella sorveglianza era praticamente impossibile.
Dopo qualche ora entrò un uomo nella segreta dove erano rinchiuse che disse loro che erano state vendute da Marco al clan, lui però manovrerà ancora i loro profili Facebook per reclutare nuove ragazze, ma le loro vite ormai appartenevano all’organizzazione potevano scegliere solo se collaborare o finire chiuse in un sacco in un lago siberiano. L’uomo si rivolse quindi alle ragazze chiedendo loro di dire se ci stavano e come previsto nessuna delle quattro si ribellò.
Egli allora disse che sarebbero state accompagnate alle loro stanze, l’indomani sarebbe venuto un fotografo per fare delle foto da pubblicare su Facebook, ma di stare attente le camere sarebbero state attentamente sorvegliate e se avessero tentato di fuggire sarebbero state severamente punite.
L’indomani come programmato venne un grande fotografo russo a libro paga del clan e cominciò a fare delle banalissime foto fashion alle ragazze, che sarebbero state pubblicate sui loro profili Facebook per far vedere che tutto procedeva per il meglio ...
... e che se la passavano alla grande.
Dopo la sessione fotografica fece la sua apparizione il boss che disse alle ragazze che sarebbero andate a Mosca in quanto aveva deciso di farle esibire in uno dei suoi night club, avvertendole che in aereo avrebbero dovuto comportarsi in un modo assolutamente normale facendo finta di niente, poi sarebbero state alloggiate in uno dei migliori alberghi di Mosca che sarebbe stato comunque sorvegliato dai suoi scagnozzi e quindi non avevano nessuna possibilità di fuggire.
Una volta giunte in albergo le ragazze che furono alloggiate in unica grande camera sorvegliata da due scagnozzi. Durante la sera ebbero modo di riflettere su come la loro vita fosse stata buttata via erano partite per fare le modelle, n mestiere per cui non avevano nessun talento e avevano finito per fare le prostitute per la mafia, forse le loro amiche che si erano limitate a fare le commesse o le impiegate avevano avuto più dignità pensarono.
Durante la notte Aiko si accorse che la scala di sicurezza non era presidiata da nessuno dei scagnozzi ed era di facile accesso dalla a camera, inoltre di fronte c’era un commissariato di polizia, quindi la libertà era potenzialmente vicina bastava solo provarci. Le compagne di sventura si guardarono negli occhi dicendosi che differenza c’è tra morire e fare una vita da prostitute schiave della mafia russa, tanto vale la pena provare.
Le ragazze andarono sulla terrazza, saltarono sulle scale di emergenza, scesero fuori ...