1. La sciura Maria.


    Data: 19/01/2023, Categorie: Anale Maturo Sesso di Gruppo Autore: kazzoduro, Fonte: xHamster

    Nonostante i suoi cinquantacinque anni, la vedova del ragionier A. era ancora una bella donna, dotata di forme piene e sensuali. Dopo la perdita del marito, avvenuta qualche anno prima, si era interamente dedicata ai figli i quali, però, si erano dovuti trasferire all'estero per motivi di lavoro, lasciandola completamente sola.
    
    Con la pensione del marito viveva agiatamente nella sua bella casa aiutata dalla giovane cameriera, ma la solitudine le pesava parecchio.
    
    Per carità, c'era senza dubbio chi stava peggio di lei; aveva un sacco di amiche, si occupava di volontariato, frequentava musei, gallerie, teatri e concerti. Leggeva molto e veniva spesso invitata a cena fuori, a ricevimenti e feste.
    
    Ma durante la notte, sola nel suo lettone, si rigirava sconsolata tra le lenzuola sognando di avere al suo fianco un uomo che le placasse gli ardori che, sin da giovinetta, l'avevano accompagnata per tutta la vita.
    
    Suo marito era stato un buon compagno, la scopava quasi tutte le notti, ma adesso lui non c'era più e così la nostra vedova, che di nome faceva Maria, si sfiniva di ditali che le procuravano un momentaneo sollievo, lasciandola però sostanzialmente insoddisfatta.
    
    Certo, c'era Milvia, la giovane cameriera, che di tanto in tanto, in cambio di qualche suo abito smesso, di un paio di scarpe che lei non portava più o di una piccola mancia la aiutava a provare un po' di piacere, ma un uomo sarebbe stata tutta un'altra cosa.
    
    Milvia era giovane, aveva un bel corpo, ...
    ... due belle tette, un bel culo rotondo e sodo e un bel figone peloso e alla signora Maria piaceva parecchio farsi quella camerierina così appetitosa, leccarla e farsi leccare, infilarle le mani e la lingua dappertutto e farsi fare a sua volta delle lunghe leccate di figa che le facevano raggiungere due o tre orgasmi di fila.
    
    Ma la voglia del maschio, di un bel cazzo duro, grosso e nodoso che le squassasse il ventre e si piantasse fino ai coglioni nei suoi sfinteri e glieli pompasse di brutto non l'abbandonava mai.
    
    Non che le mancassero i corteggiatori, ma erano tutti uomini anziani che non le facevano sangue. Dei vecchi mollicci, rispetto ai quali preferiva comunque le giovani carni della cameriera.
    
    La quale, abituata com'era sin da giovanissima a soddisfare le voglie dei propri famigliari, non si negava a qualsiasi richiesta le rivolgesse la padrona, compresa quella di lasciarsi picchiare.
    
    Non che la signora Maria ci andasse pesante; però, quando era proprio infoiata, le piaceva battere la povera Milvia con qualunque cosa le capitasse a tiro, scarpe, battipanni, cinghia, qualsiasi cosa.
    
    Salvo poi, quando riteneva di essersi sfogata, coprire la ragazza di baci e affondare il viso tra le sue cosce fino a sfinirla di orgasmi e lasciarla poi con delle lautissime mance.
    
    Non si sa se fosse per il pensiero delle mance o se fosse per pietà verso la signora Maria, fatto sta che un giorno Milvia le propose di portarle un paio di suoi famigliari.
    
    Cosa intendi dire? – ...
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