Contegno anomalo
Data: 19/01/2023,
Categorie:
Etero
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... mansueto e gioviale individuo, però non per nulla un ottuso, intuì rapidamente le lascive e peccaminose intenzioni della ragazza senza scomporsi oltremodo:
‘Direi che ha un bizzarro abbigliamento per essere a contatto con il pubblico, dopotutto Milena è già di per sé un’avvenente ragazza, peraltro gradevole ed estroversa, non ha per nulla bisogno di mostrarsi così, sarà meglio non scervellarsi per certe cose’ – rimuginava più che convinto Renato dentro se stesso, non badando a quello che avveniva là dentro lo studio.
‘Ascolta Milena, se verrai con me ti presenterò un fidato collega in un quartiere qua accanto, perché devo rettificare la pratica per la tua posizione finale’ – le riferì Renato.
Poco dopo uscirono, Milena alla guida della propria utilitaria in comune accordo condusse Renato per le strade della città, fino a quando la ragazza, adocchiata una stradina sterrata che conduceva nei pressi d’un incolto possedimento con numerosi alberi, lo imboccò di propria iniziativa parcheggiandosi là:
‘Milena, che cosa fai, dove credi d’andare, non devi spingerti là nei poderi’ – l’avvertì Renato rimproverandola.
La praticante Milena ironizzò come se lasciasse intendere alla propria balia le disoneste e immorali finalità ispirate dalla sua spontanea mente. Milena spense il motore in prossimità d’una staccionata di legno alta più di due metri d’altezza, che nascondeva totalmente l’intera automobile da sguardi indiscreti. Alla loro sinistra i campi coltivati ...
... si estendevano a perdita d’occhio, incorniciando con un velo di sentimentalismo quell’idilliaco e agreste ambito. Renato era sbigottito, vistosamente ammaliato, perché Milena era audace e risoluta nel voler concretizzare la sua opera. Renato stava per articolare qualcosa, che la ragazza con un balzo felino gl’infilò la lingua in bocca baciandolo con un’incontenibile slancio. Renato non sapeva come comportarsi, fu infatti Milena a pigliare la giusta e corretta intraprendenza, acciuffando la mano del proprio preparatore per posarla prudentemente al di sotto della gonna. Renato quando lambì l’intrisa e pelosissima fica della giovane ragazza non capì più nulla: la sua mente s’allargò rimuovendo e sopprimendo ogni affanno, abrogando ogni apprensione e cancellando qualunque inquietudine, disperdendo ogni disciplina bloccante, dettata inevitabilmente dalla diffusa, prevalente e costumata morale quotidiana. La depravazione e la lussuria s’impadronì ben presto del suo corpo, facendogli aumentare a dismisura la massa del cazzo, nel mentre Milena gli proclamava:
‘Renato, hai proprio un bel cazzo, non enorme, ma come piace a me. Da parecchio tempo attendevo bramando questo istante’ – gli confessò Milena, mentre le sue mani stavano liberando quel meraviglioso attributo in modo incontinente e sfrenato.
Nel frattempo con una dovizia e con una meticolosità fuori dal comune, Milena chinò la testa tra l’inguine di Renato prodigandosi in un fenomenale e spettacolare pompino, che avrebbe ...