Gang Bang cap. 2
Data: 16/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Koss, Fonte: EroticiRacconti
Sarah entrò e vide l’AD, lo fissò con la bocca socchiusa, era imponente… ed affascinante. Sarah era intimidita, non era abituata al potere, non lo conosceva, ma in questo caso era evidente. In un angolo vide anche il suo amante. Era in ginocchio e aveva due fascette, una ai polsi e una alle caviglie. Impotente e legato. Aveva anche una ball gag in bocca, non poteva parlare. A parte questo era in buone condizioni, la guardava con gli occhi spalancati e muto.
Sarah stava per protestare.
Lui allungò una mano verso di lei, l’attirò a sé e la baciò. Il bacio le tolse il fiato, era stato invasivo ed invadente, l’aveva tramortita e non le era dispiaciuto. Lui la lasciò e le disse - spogliati - mentre andava al telefono schiacciava un tasto e diceva – Greta, per cortesia, non voglio essere disturbato. –
Sarah guardò Federico che le fece un segno di assenso, era avvilito e sottomesso, ma era d’accordo, voleva andare avanti.
Mentre Sarah stava sfilandosi il vestito sentì Greta dall’altra parte rispondere. – Va bene dottore. – Intanto lui la osservava, era piccola, ma ben fatta ed il seno, anch’esso piccolo, era delizioso.
Era nervosa, quando le aveva ordinato di spogliarsi era arrossita ed aveva pensato che tutto si stava svolgendo troppo in fretta, ma era in trappola, cosa poteva fare e cosa ci faceva lì?
Ma ormai era entrata dentro un meccanismo di cui non controllava niente, impossibile sfuggire al suo destino, già segnato. Soggiogata aveva ubbidito e a quel punto ...
... aveva pensato che forse era meglio andare di fretta e finirla, anche se sapeva che era appena iniziata e che quello era solo l’antipasto.
Lo Squalo era di nuovo in piedi e si era avvicinato alla sua preda mentre terminava di spogliarsi. - Bene. – Sorrise compiaciuto. Poi le ordinò senza scomporsi. - Le mani dietro la nuca ed allarga le gambe. – Lo Squalo usava un tono tranquillo, ma che non ammetteva repliche. Sarah ubbidì, non aveva niente da dire, lui aveva il potere di farla sentire piccola e senza parole. L’unico potere che pensava di avere era che in quel momento lei lo eccitava, ma capiva che non sarebbe durato molto, era carina, ma non era una modella, lo sapeva. Era cosciente che era solo un passatempo. Dopo l’avrebbe buttata via come uno straccetto, era un prodotto usa e getta, la sua segretaria era molto più bella, la stessa cameriera era più avvenente di lei.
Ora era nuda, tranne per le scarpe e le autoreggenti, si sentiva allo stesso tempo eccitata e a disagio, esposta e intimorita. La percezione di sé era intensa. Sentiva il viso rosso, il respiro ansante, il seno gonfio ed i capezzoli duri e puntuti. Lui la fissò tra le gambe, lei fu tentata istintivamente di chiuderle. Lui lesse nella sua mente. – Non ci provare. – Lei tremolò sulle gambe e rimase aperta, offerta. Diversamente dalla moda, che voleva tutte le donne depilate, lei aveva un triangolino scuro, curato ed elegante. Lui si concesse un sorriso beffardo e l’accarezzò tra le cosce con tutta la mano, ...