La coinquilina trans dal cazzo piccolo.
Data: 15/01/2023,
Categorie:
Trans
Anale
Tabù
Autore: Bradi77, Fonte: xHamster
... applaude ritmicamente contro le mie chiappe, i miei coglioni sobbalzano ad ogni impatto. Nel giro di qualche minuto mi ritrovo a mugolare e a stringere i denti. Guardo le sue tettine ballonzolanti e la sua manina scorrere su e giù lungo il mio cazzo, e una sensazione di calore mai provata prima si propaga dal mio buco del culo sino a dentro le viscere, irradiandosi dalla radice alla punta del cazzo. Comincio a fare versi che mi vergogno a descrivere: non riesco ad avvertirla per tempo, e vengo schizzando sperma sul mio petto, sulle sue mani e sulla poltrona in pelle.
Lei ride, il suo cazzo ancora dentro di me, e le sue mani stanno impiastricciando di sperma il mio torace e il mio addome: “Allora, Mr etero, che ne dici?”
“Bello”, ansimo io.
“Più bello di una scopata con una donna?”
“Molto, più bello”, riansimo io.
“Devo continuare?”
Io faccio cenno di sì. Lei mi martella per un altro quarto d'ora buono, smanacciandomi e tirandomi il cazzo flaccido, poi mi viene dentro emettendo uno sbuffo dalla bocca ridotta ad una smorfia di goduria, gli occhi verdi roteanti. Quando esce dal mio culo, rimango sorpreso da quanto sperma lattiginoso si sia raccolto dentro al preservativo che indossa. Lei nota il mio sguardo, e si mette a ridere: “Piccolo cazzo, grande schizzo, coinquilino. Su, ripigliati, che adesso tocca a me. Me lo devi”.
“Do ut des”, dico io. Il mio cazzo è appena barzotto. Ci asciughiamo con degli scottex, l'odore dello sperma permea l'aria.
“Sembra ...
... essere deceduto”, mi dice lei toccando il mio cazzo. “Te lo devo resuscitare succhiandolo?
“No”, dico io. “Girati, chinati e fatti leccare il culo: a Lazzaro basterà”.
Lei si appoggia carponi sulla poltrona. Io mi chino verso le sue chiappe, gliele allargo con le mani annusando a lungo fra la scissura, arrivando a toccare col naso lo scroto compatto che penzola da sotto i glutei. L'odore di chiara è sufficiente, sì: mi torna duro nel giro di una manciata di secondi, ma decido di prendermi il mio tempo. Le lecco lo scroto, le chiappe e il culo, infilando la lingua dentro di lei. Lei geme, le chiappe spalancate. Qando il mio cazzo torna ad essere marmoreo prendo un preservativo, lo tiro fuori dalla confezione e lo srotolo per intero lungo tutto il mio cazzo: una porzione di qualche centimetro, alla radice, rimane comunque libera. Il suo culetto è così piccolo, e il mio cazzo così grosso, che adesso ho paura di farle male: timori stupidi da neofita, sì.
“Devo usare un lubrificante?” chiedo puntando il glande contro il suo ano fremente.
“Hai leccato abbastanza, coinquilino. Sarà sufficiente. Entra piano, poi è tutta in discesa”.
Le scivolo dentro lentamente, ma agevolmente. Comincio a muovermi dentro di lei pian piano. Poi comincio a sbatterla. E più la sbatto più lei ansima. La sua schiena femminile è inarcata, il sui collo imperlato di sudore. L'impressione è quella di essere qui ad incularsi una donna, e questo non mi va. Mi sto inculando una donna col cazzo, no? ...