Famiglia spezzata cap 4
Data: 01/01/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: mass, Fonte: EroticiRacconti
Calò improvvisamente il silenzio . Poi udii la porta chiudersi. Mentre mi infilavo frettolosamente mutande, pantaloni, maglietta mi sforzai di capire che cosa Massimo stesse facendo. Lo sentivo muoversi per la stanza, alcuni altri rumori , sfregamenti. Poi improvvisamente mi sembrò di sentire dei gemiti appena percettibili. La curiosità era troppo forte, mi sporsi appena fuori dall'uscio del bagno per capire che cosa stesse succedendo.
Non potevo credere a quello che vedevo. Massimo era in ginocchio davanti al letto , la testa tra le cosce semiaperte di mamma. Questo stronzo stava leccando la vagina di mia madre, e lei nel sonno apparente sembrava provarne piacere. Il primo impulso fu quello di intervenire, ma poi mi bloccai. Come potevo giustificare la mia presenza ora uscendo dal bagno? Con mia madre distesa nuda sul letto. Mentre io pensavo il da farsi , lui insisteva nella sua azione, e dai mugolii di mamma sembrava sapere il fatto suo.
Erano passati oltre due anni dall'incidente a mio padre, e chiaramente questo corrispondeva al tempo da cui immagino lei non avesse più avuto rapporti sessuali, a meno che non lo avesse tradito con qualcuno. Ma sicuramente mi sarei accorto di qualcosa, e poi conoscendola lo posso escludere. I miei si sono conosciuti giovanissimi, e da quando sono nato li ho visti sempre legati e affiatati. E poi mia madre ha sempre avuto una sorta di devozione per mio padre, anche dopo l'incidente, non facendogli mai mancare nulla. Certo, il sesso ...
... sarà mancato anche a lei immagino, e quello che sentivo lo dimostrava.
Improvvisamente Massimo tirò su la testa mettendosi in piedi. Con calma si sfilò maglietta, scarpe, pantaloni e mutande, rimanendo nudo con una erezione pazzesca.
In questo stato lo vidi infilarsi ginocchioni sul letto tra le cosce di mamma, alzarle le gambe aperte con le braccia e montarle sopra cercando palesemente di infilarglielo dentro.
In quel momento avrei dovuto intervenire a tutti i costi, ma rimasi pietrificato. Quel ragazzo che si definiva mio amico stava per compiere quello che io avevo sempre sognato, ma non per finta, per davvero. Dopo pochi istanti affondò dentro di lei.
Mamma si irrigidì tutta cacciando un urlo soffocato. Il primo affondo fu seguito da un altro, e un altro ancora. "Massimo..che...stai ..facendo?.."sentii mia madre dire in tono allarmato probabilmente svegliandosi dal suo torpore. "Fermati..fermati...fermati" la sentii ripetere mentre con le braccia cercava debolmente di spingere lui lontano dal suo corpo. Ma Massimo iniziò invece ad affondare ad un ritmo sempre più intenso. Le prese le braccia bloccandogliele sul letto , baciandola sul collo e su tutto il viso. Vedevo lei muovere il viso cercando come di sfuggire alla bocca di lui ripetendo "Ti prego..ti prego..perchè.".
Niente, lui si portò completamente sopra di lei, iniziando a montarla con una forza e intensità incredibile. Sentivo i loro corpi sbattere violentemente, il letto sembrava quasi volersi rompere ...