1. Il risveglio dei sensi


    Data: 29/12/2022, Categorie: Tradimenti Autore: george_69, Fonte: Annunci69

    ... mutandine, fino a infilare il mio dito indice tra le labbra fradice di umori. Restammo così a gemere, avvinghiati, in piedi, incapaci di staccarci.
    
    Con l'altra mano, percorsi le natiche e scesi in modo da posizionare il mio dito indice sul suo delicato buchino posteriore. La guardai negli occhi per vedere se voleva fermarmi; sarebbe bastato uno sguardo. Ma lei gemette, e io affondai la prima falange in quell'orifizio burroso, con un delicato massaggio. Sentivo che lei collaborava, e continuammo in quella silenziosa ma profonda e completa sintonia di turbinose sensazioni.
    
    A un certo punto, lei staccò la sua bocca dalla mia e mi disse "Scopami!".
    
    Eravamo pronti a fare qualcosa che avevamo già fatto insieme, ma con uno slancio diverso. Lei mi voleva "totalmente suo" e io stavolta mi sentivo pronto, completamente dedicato a lei, e senza i turbamenti delle mie fantasie pornografiche: sentivo i suoi respiri e il ritmo dei suoi gemiti. La stavo penetrando con la mente, ancor prima del mio cazzo. La feci sedere su di me, e mi feci cavalcare. Da brava amazzone, si gustava il cazzo duro sobbalzandovi sopra come una forsennata. I suoi seni mi ballavano davanti e, a turno, ne succhiai i turgidi capezzoli. Per riprendere slancio, mi baciava e liberava la sua lingua nella mia bocca, scambiandoci i nostri sapori.
    
    Dopo un po' le chiesi una pausa, perché il mio cuore stava dando segni di una eccessiva accelerazione.
    
    Ci stendemmo di fianco pronti per un bel 69. Iniziammo a ...
    ... baciarci, senza guardarci. Lei mi baciava la cappella, leccava le palle, mi carezzava le gambe. Io le baciai il ventre e, sollevandole una gamba, affondai la mia lingua tra le sue labbra. Iniziarono i gemiti e le prime urla. Sapevo che era abituata all'orgasmo clitorideo, per cui, con pazienza e determinazione, misi a nudo il piccolo clitoride e lo scappucciai per bene. Iniziai a leccarlo con un po' di saliva e a sollecitarlo con la punta della lingua. Sentii che i suoi gemiti si facevano sempre più forti e a un ritmo sempre più sostenuto. L'istinto mi fece affondare la bocca sulla fica e affondai la lingua tra le labbra, aspirando il nettare profumato e saporito che ne fuoriusciva. Spinsi la lingua dentro, e poi aspirai, fino ad arrivare al clitoride, che mordicchiai dolcemente con le labbra. Dopo un paio di passaggi, intensi e decisi, sentii le sue urla di piacere, fino ad uno spasmo finale: era venuta!
    
    Fu una gioia indescrivibile per me: era la prima donna nella mia vita che mi aveva reso artefice e partecipe del suo piacere. Una sensazione unica e indimenticabile.
    
    Non ero venuto, ma non era importante. Avrei potuto farlo più tardi, con calma.
    
    Ci riposammo in quella posizione da 69 e parlavamo, in modo disteso, dandoci qualche bacetto, per condividere qualche dolce effusione.
    
    Avviammo un discorso serio e, mentre lei parlava, le infilai un dito nella fica, e lei si fermò. Le dissi "Continua a parlare, che c'è? Lasciami esplorare!". Lei provò a continuare a parlare, ...