Scopata sul balcone di casa
Data: 27/12/2022,
Categorie:
Trans
Autore: Travsex, Fonte: RaccontiMilu
L’estate e sempre la stagione adatta per fare porcate, il caldo invoglia a spogliarsi, a mettersi in mostra, e risveglia gli ormoni. ho sempre preso alla lettera il detto: ‘Se Hai Qualcosa di Bello da Mostrare, Mostralo con fierezza’. e senza vanto, credo di poter dire senza ombra di dubbio, che avevo un fisico da far invidia a qualsiasi donna vera. specie il mio bel culetto, che molte donne mi invidiano e mi complimentano. mi son chiesta piu’ volte se sia nata in un corpo sbagliato, diventare Trans, e stato solo un riempitivo di quello che dovrei essere stata. anche per questo mi divertivo a stuzzicare sessualmente gli Uomini. cosa che molte volte mi ha portata a guai seri, ma come si dice… se hai la testa dura a capire, e inutile provare a metterti in guardia dai pericoli. io ero cosi’, una Mina vagante sempre pronta ad esplodere con il primo che trovavo. nella storia che vi vado a raccontare, Quasi difficile da credere, ma posso assicuravi tutto vero dall’inizio ala fine,avevo preso l’abitudine di mettermi a prendere il sole sul balcone di casa, dato che nel vicinato erano tutti partiti per le vacanze d’agosto. faceva caldissimo, e non potendo andare al mare per mancanza di soldi, decisi almeno di abbronzarmi dove potevo. mi ero ben attrezzata, avevo messo una brandina sul lungo balcone del soggiorno, al Secondo piano di una palazzina di cinque piani, il mio palazzo era circondato da altri palazzi simili, sia frontalmente che ai lati. avendo due balconate lunghe piu’ che ...
... larghe, con le classiche ringhiere di ferro, una in camera da letto, l’altra in soggiorno, avevo scelto quella in soggiorno. mi svegliavo dunque la mattina, mi lavavo, mi sistemavo, indossavo solo un Bikini Nero, che slanciava ancora di piu’ le mie forme, e mi mettevo sdraiata a pancia sotto sulla branda in balcone fino all’ora di pranzo, con il culo all’aria. mangiavo e poi tornavo sul lettino tutta la giornata ad arrostirmi dormendo il piu’ delle volte. il silenzio quasi totale del vicinato, senza il solito frastuono della citta’ con macchine in movimento e gente che urlava, mi conciliava il sonno, e capitava di frequente di farmi lunghe dormite in bella vista. come ho detto, essendo il mese di agosto, molta gente era gia’ sparita dalla citta’, e i restanti erano per lo piu’ extracomunitari, i soli a poter abitare una Citta’ in ferie. il palazzo difronte al mio, era, ed è ancora oggi, abitato da molti di questi stranieri di colore, senegalesi,africani,francesi adottivi,egiziani,indiani eccetera. credo di aver iniziato a provocarne qualcuno involontariamente, appena mi sono accorta che erano interessati a me però, ho subito cercato di girare la cosa a mio favore, come facevo sempre del resto. capitava quasi ogni giorno, che cinque di loro dal palazzo difronte, mi salutassero ogni mattina che uscivo a prendere il sole in branda. ‘Ciao Bela.. Tuto biene?’ era sempre il commento a distanza dei Ragazzoni. ogni volta rispondevo con il solito sorrisetto e una manina smaltata che li ...