Matilde 08-21 - le lettere
Data: 25/12/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Alex46, Fonte: Annunci69
Un lunedì sera di fine di gennaio 2005, siamo entrate nel quarto mese di gestazione, ormai le pance cominciano a vedersi, anche se con abili trucchi di vestizione adeguata riusciamo a mascherarle a chiunque. Il nostro ginecologo, sì, il nostro, visto che ho deciso di farmi vedere da quello di Debra (il mio è amico dei miei... lo so che c’è il segreto professionale, ma comunque non mi andava), dice che tutto procede bene, gravidanze così farebbero scomparire la sua professione dalla faccia della terra.
Ci imponiamo questa sera di isolarci e di scrivere la nostra lettera, come avevamo deciso ormai tanto tempo fa. È penoso, all’inizio. Mi devo costringere, ma appena le prime righe, scritte a mano, riescono a prendere forma, ecco che una gioia inattesa fa capolino nella mia stanchissima psiche. Sono arrivata perfino a pensare che il tenermi per ancora qualche settimana tutto dentro avrebbe fatto male al bambino... E anche questo mi ha aiutato a cominciare. So anche che, tra i tre, il mio è il dovere più penoso e gravoso. Loro in fin dei conti sono sposati...
Come nei compiti in classe, ci siamo dati un tempo, stabilito alla mezzanotte, ora in cui tutti e tre dovremo “consegnare” il compito agli altri. Ci siamo presi poi altri due giorni per leggere assieme e attentamente i testi degli altri, fare eventuali aggiunte o correzioni, apporvi in calce il nostro commento e ricopiare il tutto in bella con le nostre calligrafie. Dunque, come da programma, al mercoledì sera le tre ...
... lettere sono pronte. Il rispetto della puntualità, la divisione a step e il lavorare assieme ci hanno aiutati molto. Il fissare sulla carta quelle emozioni che tanto ci atterrivano è stato liberatorio. Ci guardiamo stanchi ma abbozzando un sorriso.
- Potevamo farlo prima - azzardo.
- Sì - riconosce Michele.
- Meglio tardi che mai - conclude Debra.
Lettere alla mamma di Debra
Cara mamma, con questa lettera voglio scriverti quello che probabilmente non ho avuto la forza di dirti a voce l’ultima volta che ci siamo visti, a Natale. Anzitutti, sta tranquilla: non è successo nulla di grave, Michele e io stiamo benissimo, al lavoro tutto bene. Si tratta di cosa ancora più importante.
Infatti, sono incinta, sto iniziando adesso il quarto mese. E sono felice, felicissima. Non appena l’abbiamo voluto e ci siamo messi d’impegno, è arrivato. Sapessi con che felicità ho visto i risultati del pap test...
So quanto lo volevi anche tu... forse avevi perso le speranze, ma alla fine vedi che la tua Debrina non ti ha delusa. Almeno in questo.
Mi dirai: cosa aspettavi a dirmelo? Lo so che sei lì da sola, so bene che piacere che ti fa ogni volta che ci telefoniamo. So anche che ti lamenti con le tue amiche di questa figlia unica a Milano da nove anni, sposata da sette e mezzo... che non diventa mai mamma, che non ti dà un nipote... Io credo anche che tu ti sia trattenuta a stento dal parlarne con Michele...
Ebbene, il nipote eccolo. Niente nausee, il ginecologo dice che ...