Cicciona - Racconti Erotici

Cicciona

Lei è grossa, ma armoniosa. Ha un seno almeno 6ª misura e occhi scuri molto dolci. Ha una specie di fidanzato, un idiota convinto di essere una specie di Dio greco... La tratta sempre male, la offende davanti a tutti, la chiama cicciona, la denigra, evidenzia sempre i suoi difetti... Ma lei non riesce a lasciarlo, ormai pensa di non riuscire a trovare un altro con cui condividere un po' di esistenza...

Lei sa che lui la tradisce continuamente, eppure non le rende mai il favore.

Una sera di Capodanno, lui non solo la tratta peggio del solito, ma in preda ai fumi dell'alcool le da un pugno in pieno volto e se ne va, abbandonandola alla festa a cui partecipiamo.

Nessuno sembra capire o forse fingono. Io, preso da una rabbia furiosa, dopo aver sistemato il bellimbusto che se la cava con qualche contusione da schiaffi...mi avvicino a lei e le offro ospitalità per la notte. Lei mi guarda incredula e come inebetita accetta, non sapendo come altro fare.

La porto a casa e le mostro il bagno e la stanza dove dormirà. Lei ringrazia ed entra in bagno talmente stordita che non chiude la porta. Fa scivolare a terra l'abito da sera e resta in intimo davanti allo specchio a struccarsi.

La sento singhiozzare...mi avvicino con cautela e guardo dentro il bagno, è seminuda e quelle tettone non mi lasciano certo indifferente. Ma piange e mi fa davvero tenerezza. Busso, entro, lei china solo la testa e continua a piangere. Io la abbraccio da dietro, è tanta e lei si scioglie in ...

... un pianto liberatorio nel mio abbraccio.

Finisco col naso sul suo collo...un profumo stupendo che mi accende i sensi, comincio a sentire muovere l'erezione faccio del mio meglio per controllarla, non voglio che lei se ne accorga. Arretro leggermente il bacino, ma lei si blocca. Solleva la testa e mi guarda nello specchio, un po' dubbiosa, arretra il suo culo e lo appoggia bene alla mia erezione. Ora mi guarda con sguardo stupito, non perché sia monumentale, ma perché non crede di potermi fare questo effetto. Le chiedo scusa, ma lei mi guarda incuriosita, abbassa il reggiseno liberando i seni, mi afferra le mani e le preme contro il suo petto caldo e sodo. Ha il viso arrossato e la respirazione affannosa. Le scappa un gemito nel momento in cui afferro i suoi capezzoli coi polpastrelli ed esercito una leggera ma decisa pressione.

Posa la testa indietro, sulla mia spalla e si gode il momento. Continua a dimenare il suo culo sulla mia erezione...ad un certo punto si gira, si inginocchia, libera il cazzo dai pantaloncini, lo fa scivolare tra quelle meravigliose tette e con la lingua mi stimola la cappella...con la punta mi titila leggermente l'uretra per poi aviluppare il glande con la bocca, spingerlo in gola e risalire lungo l'asta...quando arriva di nuovo alla cappella, fa un risucchio tra lingua e labbra che la fa vibrare...mandandomi in estasi.

La sollevo prendendola delicatamente per il mento...e la tiro verso di me. La bacio profondamente gustando le sue labbra ...