Giada (seconda parte)
Data: 20/12/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: bull44, Fonte: Annunci69
Dopo l’incontro con il padrone del supermercato che l’aveva completamente appagata sessualmente Giada ha deciso di iniziare il suo percorso per diventare una autentica troia partendo dal suo posto di lavoro, coinvolgendo il capo e i due colleghi già dal giorno successivo.
Le ho dato alcuni consigli su come vestirsi, come stuzzicare il principale e di portarsi dietro un plug da infilarsi nel culo facendo in modo di farsi vedere.
Alla sera mi è arrivata la sua mail.
Ciao , prima non ho potuto dirti niente , oggi mi sono messa le calze autoreggenti nere col pizzo , senza intimo con una gonna molto corta e una camicetta trasparente sopra il solito piumino , sono entrata in ufficio ,ho salutato il capo e poi mi sono tolta il piumino sbottonandomi i primi due bottoni della camicetta , poi sono andata nel mio posto di lavoro e come mi avevi consigliato ho preso il plug dalla borsa, l’ ho messo sul mio tavolo di lavoro bene in vista.
Mi sono seduta al computer, dopo un po’ viene il capo per darmi delle indicazioni su alcune pratiche da sbrigare, io gli sorrido guardandolo negli occhi con aria di sfida lui cadano gli occhi sull’ oggetto e mi Chiede cosa sia e io gli rispondo che è un mio giocattolo portafortuna. Lui mi guarda perplesso e si trattiene con me per sbrigare su un altro tavolo altre pratiche, d’ un tratto mi alzo e ancheggiando in modo più accentuato del solito lo guardo e gli dico, prendendo il plug in mano e mostrandoglielo che devo assentarmi un attimo ...
... per andare in bagno.
Vado e mi infilo insalivandolo il plug su per il culo e nemmeno dopo due minuti torno nel mio posto di lavoro guardandolo e facendogli vedere che in mano il plug non lo' avevo più e dicendogli che mi sentivo decisamente più a mio agio ancheggiando ancora di più e con una mano su una tetta quasi scoperta fino al capezzolo.
Mi sono rimessa al lavoro ed ogni tanto mi muovevo canticchiando e con la coda dell’occhio lo osservavo e notavo che lui anche mi guardava ma i suoi occhi si posavano sulle mie tette e sul mio culo , poi ho fatto cadere in terra il portapenne così le 5 penne che c'erano si sparsero per terra.
Per raccoglierle mi inginocchiai e mi tirai su la gonna per essere più comoda mostrandogli mostrai le mie gambe con le autoreggenti nere fino alle cosce con il pizzo bene in evidenza e il culo bello sporgente verso di lui, più di così che potevo fare, raccoglievo quella penne con molta lentezza e poiché una era finita rotolando vicino al suo tavolo, approfittai per arrivare vicinissima alla sua gamba.
Lui non fiatava, aveva lo sguardo fisso su quel bel vedere che gli mostravo, allora io decisi di giocarmi il tutto per tutto, lo guardai e con molta calma mi avvicinai di più a lui e
“Senta dottore, mi perdoni, ma sono molto sfortunata, a casa ho un marito che non mi scopa da un sacco di tempo e io ho una voglia di cazzo che non posso più resistere, sono stufa di dovermi masturbare per godere, sei lei vuole io sono a sua disposizione può ...