1. Cazzo! (La scoperta del) - seconda parte


    Data: 20/12/2022, Categorie: Trans Prime Esperienze Autore: evablu, Fonte: xHamster

    Tenevo gli occhi bassi, le mani poggiate sulle punte delle ginocchia: staccarmi da lui non aveva affatto raffreddato la mia e la sua eccitazione, testimoniate dal rossore delle nostre guance, dal lieve sudore della radice dei capelli, dal nostro essere accaldati, da un lieve ansimare, come se avessimo fatto una corsa. E in effetti stavamo correndo sul serio, senza rendercene conto.
    
    “Ti piace se ti tocco?”, mi chiese mettendomi una mano su una coscia. Non mi uscì un suono che fosse uno, feci un lieve movimento della testa per annuire.
    
    “E ti piace toccarmi?”, aggiunse quasi sottovoce: solo in quel momento pensai che in casa eravamo completamente soli. Non risposi, ma la sua mano prese di nuovo la mia e me la riportò a massaggiare il suo cazzo, duro, durissimo, grosso, lungo. Indovinai il contorno della cappella, indugiai proprio lì, come se volessi scappucciarlo, lui ebbe un sussulto, si gettò all'indietro, poggiandosi sui gomiti, poi si riebbe, si rimise su e mentre io continuavo a toccarlo, iniziò a togliermi la maglietta. Ebbi un attimo di esitazione, feci per fermarlo, quel gesto mi disorientava ma lui fu abile e veloce, in un attimo me la aveva sollevata, scoprendo i miei due piccoli seni, appena gonfi e punteggiati da due capezzoli grandi e scuri, in un altro attimo si era proiettato con la bocca proprio sulle mammelle, fulminea nell'andare a succhiare le mie tettine vogliose.
    
    “Cazzo!”, ripetei per l'ennesima volta, mentre lasciavo che mi slinguettasse come gli ...
    ... e mi piaceva, da morire, mi piaceva, perché mi schiantai con le spalle nude sul letto, togliendomi la maglietta mentre lui si sfibbiava cintura, bottone e lampo dei jeans, tirandoselo fuori con difficoltà, per quanto era duro e nodoso. Mentre stavo distesa e lui mi ciucciava il seno, con una mano scivolai verso quel bastone di carne, lo sentii nudo a contatto con le mie dita.
    
    “Cazzo, cazzo, cazzo", dissi ancora, "adoro il tuo cazzo, me lo sogno la notte”, ammisi spazzando via tutti i freni inibitori, e cominciai a menarglielo su e giù, giù e su, sentendo che si scappucciava, liberando un odore di maschio che mi faceva quasi star male. Smise di succhiarmi le poppe, si mise supino, il grosso cazzo che si stagliava fuori dalla patta, si tirò giù i pantaloni e me lo lasciò sotto il naso, nudo e invitante, attirandomi a sé con una mano posata sulla mia schiena.
    
    Continuai a masturbarlo piano, senza osare guardarlo in viso, sentivo il
    
    plac-plac
    
    della sua carne che faceva su e giù al tocco della mia mano, lui stava completamente disteso sul letto, la testa rovesciata all'indietro, mi sfiorava i capezzoli, pizzicandoli con le dita e io stavo sopra di lui, sempre facendo su e giù con la mano, senza accelerare, lentamente, dolcemente, manovravo quel coso duro ed enorme come se stessi masturbando me stessa, sapevo come si faceva per godere più a lungo possibile e quando mi toccavo lo facevo pensando a lui, ora che lo stavo segando godevo anche io.
    
    Lui ansimava, mi guardava ...
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