Oscillazioni incontrollate
Data: 19/12/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Sesso di Gruppo
Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu
... almeno toccata, la sua testa è così vicino, giacché sarebbe sufficiente che sollevassi leggermente la cavità pelvica sfiorandole in tal modo il mento. Lui l’afferra subito, la strattona più forte facendole penetrare maggiormente il suo cazzo: “Datti da fare troia, non sento la tua lingua. Non ponderare di toccarti, non osare, sai che il tuo piacere è mio e spetta a me stabilire se donartelo oppure no”. Io riprendo a passare la lingua, mentre le loro movenze diventano più frenetiche, mi sento oppressa fra le gambe di lei, le loro secrezioni si sono amalgamate sopra la mia lingua, non avverto altro che il loro confidenziale e recondito piacere, la loro gorgogliante e ribollente voglia. Odo lei frignare in maniera energica, intuisco che sussulta, per il fatto che m’annaffia il viso con il suo delizioso e gradevole fluido, percepisco le sue gambe allentare la presa, tuttavia la brutalità e il sopruso di lui non s’interrompe. Lui seguita a brandirla con maggior vigore, adesso capto che lui prorompe dentro le sue viscere, che la sua sborrata fuoriesca, in quanto mi fermo e attendo che da quel pertugio così bistrattato emerga il suo lattescente piacere, che so che devo ripulire e rifinire. La mia lingua passa sopra la sua fica, io spalanco la cavità orale, ...
... intanto che il boss lascia sgusciare all’esterno il suo cazzo irrorato intimandomi di pulirglielo. Io m’adatto ed eseguo in maniera conscia e laboriosa, per il semplice fatto che è l’atipico omaggio che quest’oggi riscuoterò, durante il tempo in cui lui fa presente di non toccarmi e nel contempo mi proclama: “Aspetta Simonetta, desidero percepire il tuo appassionato bollore, la tua entusiasta caldana, la tua smaniosa cupidigia, bramo vederti farneticare che mi supplichi di chiavarti, come una deliziosa troietta in quanto sei incessantemente in eccitazione”. Io non propongo nulla, non azzardo nemmeno drizzare lo sguardo, mentre lui s’allontana. Frattanto lei si era alzata, aveva rimosso il fazzoletto, perché attualmente mi sta agevolando ad alzarmi e m’aiuta a slegarmi. Al presente ci squadriamo, so che non sono tenuta, malgrado ciò non sono in grado d’evitarlo. In quella concupiscente e lussuriosa circostanza io la brandisco fra le braccia e le dò un unico bacio. Capto distintamente il suo seno sul mio, le sue labbra madide sulle mie, la sua lingua che lecca il restante piacere che mi è rimasto ancora addosso, durante il tempo in cui il boss in sordina dalla vetrata semi trasparente gustosamente e libidinosamente divertito ci osserva. {Idraulico anno 1999}