1. In vacanza con mia moglie monica (parte 3)


    Data: 17/12/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Cuckstyle, Fonte: Annunci69

    ... riempita da qualcosa di ben più grosso".
    
    Tirata da Paolo per il guinzaglio, ma questa volta camminando su due piedi, andammo al letto matrimoniale, mi misero a pecorina e mi prepararono per l'inculata usando le dita. Di nuovo dai modi gentili del bagno erano passati ai modo rudi e animaleschi della scopata di poco prima. Mi incularono di colpo senza farmi abituare, mettendolo fino alla palle. Si scambiavano senza darmi tregua cercando in questo modo di ritardare le sborrate per divertirsi il più possibile con il mio corpo.
    
    Poi uno venne sotto di me per infilare nuovamente il cazzo nella mia figa già aperta. Ero presa da due cazzi. Che bello sentirsi riempita in tutti i buchi e tutto questo devo ammetterlo….grazie a mio marito che mi ha permesso di provare cosa significa trasgredire. Si scambiavano di posto, mi chiamavano ancora troia, puttana, vacca, succhiacazzi, baldracca, ed io provavo orgasmi a ripetizione. Ne ebbi almeno tre prima di riuscire a farli sborrare. La sborra arrivò quasi simultanea per entrambi: uno in figa e l'altro nel culo.
    
    "Adesso puoi tornare da tuo marito". L'orologio della stanza segnava le 17,15, per più di due ore ero stata la troia dei padroni dell'albergo. Cercai di alzarmi per tornare da Diego, però mi fermarono:
    
    "aspetta, vogliamo fare un regalo anche al cornuto che ti attende col cazzetto in tiro". Mi fecero sdraiare a pancia in su, un po' di sborra mi stava uscendo dal culo, e mi infilarono di nuovo il dildo anale con la ...
    ... coda.
    
    "Così ne porti un po' anche a lui". Poi mi abbassarono il vestito scoprendo le tette e il ventre, e con pennarello blu indelebile mi scrissero in stampatello sulla pancia:
    
    "MOGLIE TROIA, LECCAMI" con una freccia ad indicare la figa piena di sborra. Mi rialzarono il vestito e mi porsero l'accappatoio con cui mi ero presentata.
    
    "Puoi tornare adesso, però attenta a non far cadere nulla". E mi salutarono baciandomi sul collo e infilandomi la benda nera, usata per gli occhi e ancora sporca di sborra, dentro alla figa.
    
    “Sei stata fantastica, tuo marito è un uomo fortunato”. Quando la porta si chiuse dietro di me, cercai di camminare verso l'ascensore con naturalezza, ma era difficile con le scarpe alte da puttana, il vibratore nel culo e la sborra che dalla fica, nonostante la benda, cominciava a colarmi lungo le cosce. Cercai di fare in fretta anche se il lungo accappatoio non lasciava intravedere nulla. Bussai per entrare da mio marito. Era nudo con il cazzo in tiro. Mi baciò in bocca:
    
    "Hai ancora il sapore di cazzo sulle labbra".
    
    "Si e non solo lì tesoro". Quando aprii l'accappatoio rimase di sasso. Il vestito a rete, il guinzaglio, le scarpe, le gocce di sborra lungo le gambe, la benda infilata nella figa e il cazzo finto nel culo!
    
    "Raccontami tutto amore, ti prego".
    
    "Non avere fretta tesoro, la vedi la scritta? Gli dissi abbassandomi il vestitino. Ecco, adesso da bravo mi ripulisci per bene. Ho fatto la loro cagna a quattro zampe con la coda infilata nel ...
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