Come sono diventato l’amante di mia figlia Vanessa – Capitolo 1 (L’evento scatenante)
Data: 16/12/2022,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: Piacereproibito, Fonte: RaccontiMilu
... mia erezione non è più reprimibile e si espone sotto il pigiama. Vado in cucina e preparo qualcosa per la colazione cercando di distrarmi e di farmelo smollare. Lei alla fine esce dal bagno ed arriva in cucina. Come mi devo comportare? Lei avrà certamente sentito il mio ruggito la sera prima e saprà che io ho almeno sentito qualcosa.La mia asta intanto per fortuna si è smollata, ma non del tutto. Una certa bozza rigonfia più del solito è visibile sotto il pigiama, ma niente di preoccupante. Io sono in piedi davanti al lavandino e mi giro per salutarla quando entra. Lei mi guarda brevemente in mezzo alle gambe e poi rialza lo sguardo. Lei indossa una camicia da notte non molto trasparente e per fortuna ha sotto il reggiseno, sennò mi si sarebbe rizzato di nuovo senza controllo, al pensiero di lui che le accarezzava quei seni, mentre la chiavava eccitato…
Ci sediamo al tavolo ed un po’ imbarazzati facciamo finta di niente, poi mentre mangiamo le dico scherzosamente “Così ieri sera hai portato ospiti…”. “Ti ho svegliato?” chiede lei un po’ preoccupata. “No, mi sono svegliato quando ho sentito qualcuno uscire”. Lei mi guarda un po’ incredula, ma si vedeva che ci voleva credere. “Come va con Paolo?” le chiedo, “Abbastanza bene, è da poco che ci esco”. “Com’è che siete tornati prima del tuo orario solito da discoteca?”, le chiedo facendo il finto tonto. “I nostri amici erano già andati via…” risponde lei, “E voi avete deciso di festeggiare a casa, immagino… ” le dico ...
... maliziosamente e scherzosamente. “Papà!” esclama imbarazzata. “No, è che in discoteca non c’era una bella musica ieri e fuori non c’era niente, ma volevamo stare ancora un po’ insieme…”. Che bella scusa quella della musica, penso io. “Ma sì, avete fatto bene a venire a casa, in macchina è così squallido” le dico facendole capire che l’idea che dovesse scopare a casa non mi avrebbe contrariato… Poi le chiedo piccantemente “Ma era la vostra prima volta insieme?”, dopotutto ci usciva solo da solo 2-3 settimane. “Papà… ma cosa hai sentito?!” chiede preoccupata. “Ho sentito solo quando è uscito, ma posso immaginare come sia andata, cosa c’è di strano? Non hai mica più 13 anni! Non credo che a 20 anni ci si rintani di notte in camera per giocare a carte…” le dico io amichevolmente. Lei fa un sorrisino rassicurato e poi dice “Sì…”, capendo che in realtà dovevo avere sentito qualcosa di più… “Beh, beato lui che ha una meraviglia come te!”, “Cerca almeno di sceglierteli bene…” le dico come consiglio paterno. Questo ragazzo con cui usciva ultimamente, Paolo, non lo avevo ancora neanche visto.Poi, per stemperare un po’ l’atmosfera le dico, scherzando affettuosamente “Poi guarda, se a 20 anni avessi avuto una bellezza come te, mi sarei anch’io voluto rinchiudere in camera dopo una serata in discoteca!”. A quelle parole mi viene però fugacemente in mente l’immagine di me ventenne che faccio l’amore con lei com’è adesso… e quella visione mi eccita. Vedo lei che arrossisce e le pupille che si dilatano ...