1. La marchesa di colfiorito - 2


    Data: 12/12/2022, Categorie: Gay / Bisex Autore: adad, Fonte: Annunci69

    ... po’ Tommaso cominciò a ronfare come un gattino
    
    soddisfatto, mentre allungava la mano ad impugnare il grosso randello di Rodolfo, teso allo spasimo e copiosamente sbavato nella pregustazione dell’imminente godimento.
    
    Pur nel vortice che lo stava travolgendo, Tommaso era tuttora oppresso dal timore che un affare così grosso gli avrebbe fatto chissà che male; ma, intuendo chissà come cosa la sua paura:
    
    “Non temere, tesoro, - gli bisbigliò l’altro – starò attento… non ti farò male…”, e infilò a riprova un terzo dito, che entrò agevolmente, stirando ancora di più l’anello già disfatto dello sfintere.
    
    Rodolfo capì allora che era pronto: gli si mise a cavalcioni sulle cosce, gli allargò le natiche e, chinandosi portò la verga in posizione, puntandogliela sul buco del culo, diede un piccolo affondo e la cappella viscida di bava forzò il varco e scivolò nel retto.
    
    Tommaso emise soltanto un leggero singulto, più per la violazione che per il dolore, ma l’altro non gli diede ascolto e continuò a premere, avanzando lentamente nel budello fino ad allora inesplorato. Per fortuna aveva fatto un buon lavoro con le dita e la saliva: lo sfintere, adeguatamente preparato, non oppose resistenza più di tanto e ben presto il cazzo fu tutto gloriosamente dentro.
    
    Tommaso sentiva la tensione dell’anello forzato, sentiva l’ingombro del tarello massiccio che lo stava possedendo, ma non quella sofferenza che si sarebbe aspettato; anzi, sotto sotto cominciava già a serpeggiargli sotto ...
    ... la pelle una nota di piacevolezza.
    
    Ma fu quando Rodolfo gli si adagiò sopra, passandogli le braccia sotto il torace, stringendolo a sé e iniziando un lento ritmo di spinte col bacino, fu allora che il giovane ebbe la piena consapevolezza di quanto stava accadendo e che quanto stava accadendo non era solo un passo irrimediabile, ma era ormai parte integrante della sua vita e non avrebbe più potuto farne a meno. Si rese conto che non era più padrone di se stesso e che mai più lo sarebbe stato.
    
    Questa consapevolezza rimosse ogni sua residua resistenza e fu quasi con un senso di sollievo che si lasciò travolgere dal piacere che lo coinvolgeva in maniera sempre più totalizzante.
    
    Rodolfo, lo stringeva a sé, sbavandogli sulla nuca, sospirandogli all’orecchio, mentre il ritmo della sua voga si faceva sempre più pressante, sempre più gagliardo: il bacino si sollevava, ritraendo una buona porzione del suo cazzo, e poi tornava ad affondare con tutto il suo vigore, facendogli sbattere contro le natiche la sacca dei suoi grossi coglioni.
    
    Poi giunse il momento: Rodolfo si irrigidì, strinse ancora più forte il petto ansimante dell’altro, e con un bramito dal fondo della gola, premette con forza il bacino e si abbandonò al piacere. Tommaso avvertì distintamente le pulsazioni del cazzo in orgasmo; avvertì il flusso della sborra, che gli si riversava dentro, ad ogni scatto della grossa vena contro l’anello teso del suo buco, e il languore, che già avvertiva al basso ventre, si mutò ...