1. La ricevitoria 8


    Data: 10/12/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Mario Cavaradossi, Fonte: EroticiRacconti

    per commenti e critiche: cavaradossim@hotmail.com
    
    Capitolo 8
    
    è passato un anno da quando Carlo s'era recato in casa del suo defunto amico Gianni per discutere del futuro di quella ricevitoria in cui erano soci. Nel frattempo Giulia ha preso a lavorare con lui in sostituzione del fratello Gianni, poi gli ha confessato il suo desiderio di essere sottomessa. Ormai la ragazza è diventata la sua schiava ubbidiente, sempre pronta a soddisfare il suo Padrone. È stato un percorso graduale che ha portato Giulia a trovare una maggiore conferma della propria indole sottomessa, che già aveva iniziato a sperimentare con il fratello; e soprattutto ha portato Carlo a sviluppare la sua parte dominante, che finora era stata latente in lui, sorprendendosi egli stesso del desiderio e del piacere che provava nel sottoporre la ragazza a prove spesso degradanti ed umilianti. Un momento critico era stato per esempio quando Carlo aveva imposto alla ragazza di bere la propria urina. Giulia aveva avuto una forte repulsione per tale pratica e solo dopo tante lacrime era riuscita ad accettarla.
    
    -Mettiti in ginocchio- le diceva Carlo. Poi si apriva la patta dei pantaloni e tirava fuori il cazzo. -Apri la bocca schiava- ordinava a Giulia, poi cominciava a pisciare.
    
    Ma la ragazza non ce la faceva a tenere la bocca aperta e allora si lasciava urinare addosso.
    
    -Visto che non hai voluto bere- le diceva allora Carlo, -ora te ne starai così bagnata di piscio-
    
    A Giulia non restava che ...
    ... accucciarsi sotto il bancone per non essere vista, con i vestiti inzuppati di pipì e le lacrime agli occhi.
    
    Poi pian piano la ragazza aveva preso confidenza con il sapore dell'urina del suo Padrone ed aveva iniziato a deglutire. In fondo non era poi così male, aveva pensato, e ne ricavava anche un certo piacere. Infine era diventata così brava da non lasciarsene sfuggire neanche una goccia.
    
    -Devo pisciare- le diceva ogni tanto Carlo.
    
    Allora Giulia si metteva in ginocchio, abbassava la zip dei pantaloni del Padrone e gli tirava fuori il cazzo. Se lo metteva in bocca e guardava su verso di lui. Allora Carlo si lasciava andare e lei beveva tutto senza più problemi.
    
    -Brava schiavetta- le diceva poi Carlo sorridendole. -Vuoi anche un po' di sborra?-
    
    Giulia annuiva vogliosa.
    
    -Va bene, datti da fare- acconsentiva lui.
    
    Così lei cominciava a leccare quel cazzo che diventava sempre più duro finché non le arrivava in gola la sua sborra. A quel punto Giulia ripuliva il cazzo con la lingua, gli dava un bacetto, lo rimetteva nelle mutande e chiudeva la zip.
    
    Oggi Carlo è di nuovo in quella casa, stavolta c'è solo la sua schiavetta. Se ne stanno nudi nel letto dei suoi genitori, lei gli sta facendo un pompino, lui l'accarezza con dolcezza.
    
    D'un tratto la porta della camera si apre ed entra Luisa, guarda i due per un momento e attacca: -Ah siete qui!-
    
    Giulia si ferma un momento dal leccare il cazzo e guarda verso la donna, poi guarda Carlo che le sorride facendole segno ...
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