Torna a casa Amore mio
Data: 06/12/2022,
Categorie:
Tradimenti
Autore: Lucacuck70, Fonte: EroticiRacconti
Mi svegliai totalmente carico, convinto della mia forza morale, sapevo perfettamente cosa fare. Mi feci la doccia e mi vestii, era una bella domenica di sole quando uscii fuori casa. Partii con la macchina verso la mia meta, le avrei parlato con calma ma con fermezza, e l’avrei convinta a venire con me.
Giunto in periferia dopo aver parcheggiato la macchina davanti l’edificio in cui si trovava, mi sentii un po' insicuro, incerto, mi ci vollero diversi minuti prima di scendere; nel frattempo però mi ero ripetuto un numero infinito di volte il discorso da farLe.
Ero pronto, o comunque non potevo fare diversamente, dovevo provarci.
Sceso dalla macchina mi diressi lentamente all’appartamento in cui Lei si trovava, e nel farlo provavo disgusto e fastidio per quei luoghi, palazzoni in stile sovietico, case popolari marcescenti, umidità e puzza di urina stantia lungo le scale; come poteva trovarsi una donna come Lei a suo agio in un luogo del genere.
Giunto alla porta attesi pochi minuti prima di trovare la forza di suonare il campanello. Dopo poco venne ad aprirmi un ragazzone seminudo, dal volto torvo e dal fisico scolpito, e senza esitazione gli dissi: “Sono qui per Lei!”, spalancò la porta e vidi una figura di donna in ginocchio al centro della stanza, nuda che praticava una fellatio a un altro bel ragazzo che la teneva per i capelli dandole il ritmo. Toltosi il pene di lui dalla bocca e mentre continuava a masturbarlo mi disse: “Vammi ad aspettare in macchina, ...
... cornuto!”.
Mentre la porta mi veniva chiusa in faccia ebbi solo il tempo e le forze di dire: “Si!”.
Aspettai in macchina un’ora circa prima che tornasse mia Moglie. Salì senza nemmeno salutare, la prima cosa che notai era la puzza rancida di sborra che aveva addosso e ne rimasi profondamente disgustato, riuscii a trattenere a stento i conati di vomito. Ripartii in fretta dopo aver aperto il finestrino per far circolare un po' d’aria. Dopo un po' le chiesi:
“Come è andata?”,
“Bene, bene, ancora mi brucia il buco del culo, me lo hanno sfondato.” Rispose esplodendo in un fragorosa risata.
Cominciai a sentire dei crampi allo stomaco per il nervosismo, ma sapevo di non poterci fare niente, dovevo aspettare e calmarmi.
Appena rientrati a casa, dopo essersi fatta una doccia, vidi che come sempre era tornata ad essere la mia Alberta, tanto cara e tanto dolce.
“Ti vedo bene, calma e rilassata.”
“E’ vero, mi sento proprio bene. Tu come stai?”
“Bene, ora che sei tornata da me, amore mio.”
“Spero che non ti sei preoccupato troppo.” Mi disse abbracciandomi; mi sentivo di nuovo sollevato e felice, profumava di acqua di rose la mia mogliettina.
“Tu lo sai, per me l’unica cosa importante è che tu stia bene, sia felice, non mi importa di nient’altro.” Le dissi.
“Lo so, lo so, ti amo perché sei un uomo speciale, non posso stare senza di te.”
“Quindi… come è andata?”
“Lo sai, mi vergogno a parlartene”, disse con falsa vergogna.
“Ti prego, lo so che sono ...