Cuckold Story: Capitolo 5
Data: 05/12/2022,
Categorie:
Cuckold
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: Cuckyita, Fonte: RaccontiMilu
Capitolo 5: Il bivio. ________________________________________
Dopo i primi messaggi in codice, a chiaro scopo precauzionale, Alessandro sondava il terreno per capire se poteva comunicare in sicurezza. Una volta accertato che non sussisteva alcun rischio di essere scoperto, si faceva più esplicito:
ALESSANDRO: È da ieri sera che non faccio altro che pensarti. È stato tutto bellissimo! Era da troppo tempo che desideravo stare con te in quel modo! Spero non abbia avuto problemi per il ritardo.
GIULIA: Anch’io sono stata davvero bene con te. No no, tutto regolare, mi sono giustificata con una banale scusa. Tu? Qualche difficoltà?
ALESSANDRO: Anche per me tutto liscio! Ora c’è solo un problema, ho una voglia pazza di riaverti! Possiamo replicare lunedì e vederci dopo il lavoro?
Le sue parole, quasi acquisendo vita, sembrano concretizzarsi nelle sembianze di coltelli affilati che spietati, si piantavano nelle mie carni. Quel bastardo faceva sul serio, voleva un secondo appuntamento. Sbriciolata la prima barriera, poteva giocare al meglio le sue carte per tuffarsi, ancora una volta, sullo splendido corpo della mia fidanzata. Giulia mi scrutava analizzando le mie reazioni, come a voler scorgere un segnale di consenso o approvazione. Era il momento. Quella risposta avrebbe scandito ogni evoluzione futura. Lei, vedendomi inerte, comprendeva l’importanza di quell’istante:
GIULIA: Ora che si fa? Voglio che sia tu a rispondere a questo messaggio!
IO: ...
... …
Vacillavo davanti a quella domanda. Mille dubbi s’insediavano nella mia testa. L’immensa eccitazione non aiutava i ragionamenti. L’immagine di lei, ancora tra le sue braccia e in balia dei suoi occhi e della sua lingua, appariva attuale e cristallina. Mi sentivo colmo di gelosia; quasi torturato dall’impressione di vivere quelle sensazioni attraverso i loro sensi:
GIULIA: Pensaci bene! Non si sa cosa potrebbe succedere la prossima volta!
Lei mi provocava compiaciuta e allusiva. Ero quasi ipnotizzato da quel sorriso malizioso, comparso improvvisamente sul suo viso. Vedevo chiaramente il suo desiderio espandersi all’interno dei suoi occhi. Abbandonavo i tentennamenti aiutato dall’eccitazione e schiavo di una potente erezione. Prendevo il telefono e, quasi a volerla sfidare, scrivevo:
GIULIA: Per me va bene, ci vediamo lunedì! Un bacio!
ALESSANDRO: Perfetto! Meglio se ci organizziamo di persona. Non vedo l’ora di farti di nuovo mia, un bacio dove vuoi tu! Buonanotte!
Era fatta. Proprio io avevo avallato la sua richiesta offrendo il mio consenso. Avevo volontariamente deciso di consegnare la mia ragazza nelle mani del collega. Quelle semplici parole, per la prima volta, mi davano la consapevolezza di essere realmente cornuto e contento. Andavamo a letto, ma era difficile prendere sonno. Strane parvenze si palesavano nei miei sogni, come a indicare le ripercussioni che avrebbe avuto quella scelta. Dentro quell’incubo, riuscivo a recepire solo un focoso ardore erotico, che ...