1. "sei un tesoro" ...diceva sempre mia suocera


    Data: 05/12/2022, Categorie: Etero Autore: amicopersonale2017, Fonte: Annunci69

    ... baci palpeggiamenti vari e coccole.
    
    "Max fammi godere come una troia ti prego, voglio il tuo cazzo ovunque, lo voglio, sono tutta bagnata senti.... !" ...... non riconoscevo più Roberta, quella dolce ed elegante signora si era trasformata in una troia in calore.
    
    Iniziai a masturbarla, prima con un due dita, poi tre e avanti, mi alzai per spogliarmi e lei si infilò la mano completa, mentre mi spogliavo lei si fistava a gambe aperte e lingua fuori davanti ai miei occhi. Era una splendida donna, nel basso addome si lasciava un trapezio di pelo curato e perfetto ed il resto del suo corpo era completamente depilato e liscio.
    
    Si girò e si mise a carponi, con una mano sempre infilata nella figa, a me rimaneva da penetrare il suo bel sedere, e Lei mi diede conferma: "Fammi sentire il tuo cazzo nel culo, dai montami Max ".
    
    Non mi feci pregare molto, il lato "B" da sempre mi infiammava la voglia, iniziai a penetrarla, lei poi tirò fuori la mano e si appoggiò bene al divano per resistere ai colpi che le davo.
    
    Mugolava e urlava, usava un turpiloquio spinto, mi incitava a non fermarmi a sfondarla, si auto lesionava a parole: " Sono una troia da monta, siii Max daiiii , tu si che sai scopare le troie per bene, dai dai fammelo sentire , sbattimi e sfondami il culo"
    
    Poi visto il suo piacere partecipai anche io al gioco di ruolo del momento e divenni un vero Bull , un uomo capace di sbattere una donna come fosse una puttana.
    
    Roberta era sodomizzata e in estasi ...
    ... totale
    
    Ebbe un paio di orgasmi consecutivi in quella posizione, poi si girò, si sedette ed iniziò a pomparmi il cazzo, la sua bocca, da delicata che era in natura, divenne quasi carnivora, ad un certo punto, prese la bottiglia di vino, ne bevé un sorso, e se la infilò nella figa, sbattendola avanti e indietro come fosse un vibratore, il vino aveva fatto schiuma che fuoriusciva e le lavava la figa, una figa ormai devastata e fradicia di libido.
    
    Arrivai al massimo della mia resistenza, Lei lo capì, era una troia molto perspicace, si fermò; tirò fuori tutta la sua lingua, era in attesa della mia crema, una lingua assetata e vogliosa di sborra, mi osservava con malizia e continuava a penetrarsi con la bottiglia.
    
    Qualche mio colpo di mano ed i copiosi schizzi le riempirono la bocca e in parte anche le narici, La sua lingua roteava attorno alle labbra e voleva arrivare al naso per prendersi anche l'ultima goccia, leccava tutto come una porca, mi baciò; restituendomi parte della mia crema. Ancora presa dalla super eccitazione, con forza mi abbassò la testa, contemporaneamente estrasse la bottiglia e disse: "Ripuliscimi la figa". Tra le sue gambe cera un misto tra sperma, vino e tutto il suo libido, mi spingeva in mezzo alle sue gambe con forza, Io affondavo la lingua e viso quasi a perdere il respiro.
    
    Leccavo come un cane, con Roberta che dirigeva il mio capo a suo piacimento, ad un certo punto, improvvisamente, allontanò il mio capo, e vidi un getto partirle dalla vagina, che mi ...
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