1. Mia moglie Laura. Capitolo 10


    Data: 27/11/2022, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: lucaxx, Fonte: RaccontiMilu

    Mentre Daniela e Laura presero l’ascensore, io mi affrettai a chiudere la porta di casa.Andrea era sceso qualche minuto prima per prendere la macchina. Ci aveva informato che saremmo andati in città con la sua auto.
    
    Quando scesi per le scale notai un signore che stava parlando con Laura nell’atrio del palazzo.Era il signor Matteo, quell’impiccione del nostro vicino di casa del piano di sopra. Evidentemente aveva incrociato Laura e Daniela davanti all’ascensore e come al solito non perse l’occasione di attaccar bottone con mia moglie.
    
    Avvicinandomi a loro, notai che continuava a guardare le gambe di mia moglie, mai vista su quei tacchi così alti. Laura cercava in tutti i modi di nascondere l’imbarazzo con un sorriso di circostanza, ma non ci riusciva molto bene.“Oh, Paolo, ciao”, disse Matteo in tono mellifluo appena mi vide.“Buongiorno, come va?”, feci io di rimando con un sorriso forzato.“Bene…, mi diceva Laura che state andando a fare un giro in città…”, disse lui.“Sì.”, intervenne Daniela con uno sguardo divertito, “Oggi ci divertiremo con Laura fino a sera…”“Bè… sì”, intervenni io, “andiamo a fare un aperitivo in città.”“Buon divertimento, allora…” rispose Matteo lanciando un ultima occhiata a mia moglie.
    
    Laura avrebbe voluto sprofondare.La frase ambigua di Daniela era decisamente fuori luogo.L’ultima cosa che desiderava, poi, era di essere sorpresa in gonna corta e tacchi a spillo dal nostro vicino di casa, un signore dall’aria decisamente viscida che già ...
    ... normalmente la spogliava con gli occhi.Mia moglie aveva il sospetto che la spiasse quando lei usciva in balcone perché più di una volta, alzando gli occhi verso l’alto, l’aveva visto ritirarsi velocemente dietro al suo balcone.Un paio di volte, era venuto anche a casa a chiedere lo zucchero, fermandosi oltre il necessario.
    
    Lasciatoci alle spalle l’incontro poco gradito con il signor Matteo, ci sistemammo nell’auto di Andrea.Lungo il tragitto verso la città, Daniela parlava molto, ed erano tutte cose poco interessanti, ma era una gran chiacchierona e copriva il silenzio imbarazzato che altrimenti si sarebbe creato in macchina.
    
    Ero seduto sul sedile posteriore a fianco di mia moglie, ma era una vicinanza solo apparente.In realtà la sentivo molto distante da me.Da quando poco prima avevo accettato la proposta di Andrea di tornare nel suo locale, Laura non aveva più incrociato il mio sguardo. Era evidente la sua delusione e anche il suo risentimento nei mie riguardi.Oltre a ciò, le leggevo in faccia il disagio che provava ad uscire senza intimo addosso.Ma c’era anche qualcos’altro in lei che non riuscivo a interpretare.
    
    Distratto da queste considerazioni, voltai lo sguardo fuori dal finestrino e dopo un po’ apparve l’enorme insegna che campeggiava sopra l’ingresso del grande centro commerciale.Con una certa inquietudine pensai a tutte le volte che Laura mi aveva trascinato in quel luogo di sabato pomeriggio.Io odiavo la folla e la confusione, ma finivo sempre per cedere ...
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