Erotismo familiare
Data: 10/07/2018,
Categorie:
Cuckold
Etero
Incesti
Autore: Fantasie_strane, Fonte: RaccontiMilu
... Vittorio capì l’apertura della moglie, si sentì soddisfatto, anche questa volta riuscì a portarla dalla sua parte. “Gli telefono volentieri, basta sapere cosa hai in mente” “Semplicemente se vuole essere nostro ospite venerdì sera, cena con dopo cena piccante” sorrise malizioso “E tireremo a fare tardi anche con lui” “Ammetto che non voglio mettere paletti all’orario, ma sicuramente stando in casa guadagneremo il viaggio di ritorno, poi magari chiediamo a Matteo di perdonarci se la serata sarà più sbrigativa” Vittorio sapeva che Marta era legata a Matteo, diceva sempre che lui è stato il primo, nonostante ci fossero passati centinai di uomini prima di lui, ma era speciale. Fu l’ultimo tabù in ordine di tempo che era caduto, l’eiaculazione libera, il sesso senza protezioni alcune, non tanto per il rischio di rimanere incinta, la premenopausa di Marta dava abbastanza sicurezze, ma per il fatto che lei aveva vissuto quel gesto come molto intimo, come qualcosa da riservare solo al marito. Marta ricorda ancora il piacere che provò quella sera, quando sentì il calore dello sperma di Matteo invaderle il ventre, un calore e una quantità che non aveva mai provato, vibrò per minuti mentre lui, col suo peso, stava sopra di lei, fermo col pene in vagina, diventata un serbatoio di umori misti di lei e lui. Provò un piacere quando iniziò a sentirla colare ...
... fuori, piacere misto a vergogna che scomparve quando vide gli occhi estasiati di Vittorio che l’osservava con amore e gratitudine. Quando Matteo sfilò il membro, sentì ancor più colare gli umori, rimase spiazzata nel vedere suo marito che osservava da vicino, con sguardo rapito, che fotografava la sua fica aperta e colante di seme. Provò imbarazzo quando sentì la lingua di Vittorio che cominciò a leccarla nella sua intimità, rimase impietrita, poi, i colpi decisi e ben assestati del marito, la sciolsero, capì che era ciò che desiderava, del resto glielo aveva accennato più di una volta che era il suo desiderio, ripulirla dallo sperma del bull. Marta prese il telefono e con aria da gatta morta guardò languidamente il marito “Certo, concedermi solo per il dopo cena, è riduttivo, non pensi?” Vittorio scoppiò in una risata fragorosa “Ora si che ti riconosco” disse divertito e aggiunse “mi sa che tu hai in mente qualcosa” “Ammetto che ho in mente qualcosa, ma mi devi dare carta bianca e fidarti di me”, Vittorio sorrise soddisfatto, la sua donna aveva imparato a gestire ogni situazione, da timida ragazza di campagna piena di tabù, ora è diventata una donna senza particolari inibizioni pronta a soddisfare il marito nella sua cerebralità, ma soprattutto il suo fisico di donna ancora piacente, “ma ora” continuò Marta “andiamo a letto inizia ad essere tardi”.