1. Gin tra le belve 2


    Data: 21/11/2022, Categorie: Lesbo Autore: helloedella, Fonte: Annunci69

    Non sai neppure Tu come riuscisti a trattenere i gemiti. Gli spasimi dell’orgasmo erano stati davvero intensi e prolungati… Ti eri persino fatta male con le labbra strette tra i denti e la testa che sbatteva con forza sullo schienale, così come era indolenzita la mano stritolata tra le cosce serrate a contenere un piacere devastante e violento.
    
    Hai sempre amato godere… tanto, spesso, intensamente… hai sempre voluto essere trasgressiva… godere in modo selvaggio, naturale, all’aperto, nei boschi, al mare… ma masturbarti su un pullman in viaggio, seminuda, spalancata e sconcia, vista dai palazzi della citta, a poca distanza da sconosciuti… ti aveva veramente sconvolto perché sentivi quanto ciò fosse osceno e dissoluto.
    
    Ti restavano pochi minuti prima della fermata, dovevi sbrigarti, ma sentivi i richiami incessanti della tua figa ancora pulsante e insaziabile… Dovevi ricomporti, ma restavi lì, ansimante, disfatta e sconcia, incapace di risollevarti dai sedili in cui eri scivolata. L’odore del tuo stesso piacere ti penetrava alle narici e ti stordiva, mentre il sapore del tuo sesso impastava la tua bocca, la tua lingua e le tue labbra e profumava le tue dita.
    
    Sentivi emozioni belluine, voglie arcaiche, ancestrali, da rito tribale mentre guardavi, indecente, fuori dal vetro la gente, le finestre e i balconi di case e palazzi… Avevi ancora voglia, avresti continuato, ti saresti esposta ancora di più, ma dovevi ricomporti... Recuperasti così le tue salviette ...
    ... umidificanti, ti ripulisti per quanto possibile, sistemasti alla meno peggio il vestito, specchietto, rossetto, un filo di trucco… ed eccoti pronta.
    
    Ti alzasti così per guardarti intorno: La ragazza poche file più avanti era là e guardava te… con una espressione strana: affascinata più che intimidita, eccitata più che imbarazzata... Ed era pure bella! Acerba e maliziosa, sembrava una figlia di papà, elegante, curata, e a quanto capivi sfacciata… con dei jeans stretti e seni molto tonici, a cui nell’avviarti all’uscita gettasti un’occhiata complice, mentre a lei riservasti un sorriso persino invitante. Fu un attimo, ricordi? Come se le fosse stato dato un segnale, al Tuo sorriso, Lei raccolse le sue cose e fu subito dietro di Te, nel corridoio… C’era poca pochissima gente, avrebbe potuto mettersi a una certa distanza, invece non solo sentisti da subito i suoi occhi piantati sul tuo culo ma dopo pochi attimi anche i suoi seni sulla tua schiena.
    
    Ti eri masturbata oscenamente fino a pochi minuti prima e ti trovavi ora di nuovo a rivivere una vertigine, a perdere il controllo, stando in piedi, in fila nel corridoio di un pullman, tenendoti a distanza da un extracomunitario che non profumava di pulito, mentre i seni di una ragazzina viziata, venivano strusciati su di Te… sotto gli occhi di tutti, mentre la tua figa riprendeva a perdere come un rubinetto rotto, alimentata dai tuoi desideri più perversi: girarti… insinuare le mani sotto la maglia… tirarle fuori i grossi e caldi seni di ...
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