Eva, ragazza facile - 2
Data: 18/11/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Lesbo
Autore: mia-michael, Fonte: xHamster
MADEMOISELLE CHRIS
La sera faccio la conoscenza della figliastra di Bruno. Aiscia mi dice: “E’ lei che comanda veramente. Si chiama Chris, ma bisogna chiamarla Mademoiselle o padrona.”
Lei si trova all’ingresso per accogliere i clienti. E’ bionda, ma sono sicura che si tinga. Deve avere la mia età, è carina e ovviamente anche lei è nuda. I miei occhi scendono subito verso il suo pube. Sono certa che i suoi peli siano neri quando non si depila.
Mi rivolgo a lei con tono deferente: “Buonasera Mademoiselle, mi chiamo Eva, il suo patrigno mi ha assunta e…”
Chris mi guarda fissa negli occhi terminando la mia frase: “… e tu non hai alcuna esperienza… e allora per compensare mostri con compiacenza la figa ai clienti.”
Il suo tono è molto duro. Ovviamente divento tutta rossa, abbasso lo sguardo e balbetto: “Eh, è la prima volta che… ma io…”
“Dal momento che i clienti e Bruno sono contenti, per quanto mi riguarda potresti pure servire a quattro zampe.”
Sotto il suo sguardo mi ritrovo nell’harem. Lei nota il mio imbarazzo. Questa ragazza dà l’idea di trovare tutto ciò molto divertente. Si, ma sono nuda, anzi più che nuda, dato che non ho più un pelo sul pube, di fronte a una ragazza che ha dei modi e un tono che mi perforano in mezzo alle gambe, proprio nel punto che è diventato così liscio e sensibile. Avrà capito cosa provo? Può darsi di sì, dato che aggiunge: “Tu fai bene tutto ciò che ti si dice?”
“Si, Mademoiselle.”
“Ottimo, mi piacciono le ragazze ...
... obbedienti.”
Che ci volete fare? E’ duro giocare alla guerriera quando nell’animo si è una schiava.
“Aiscia ti spiegherà cosa devi fare.”
Poi si mette a osservare la mia vagina e chiede: “E’ lei che ti ha depilata?”
“Si, Mademoiselle.”
Lei posa il dorso della mano sul pube e mi domanda: “E’ molto sensibile all’inizio, vero?”
“Oh, eh, sì, molto, molto…”
“C’è un’unica soluzione in questi casi: andare a masturbarsi in bagno.”
La mia faccia assume una nuova tinta di rosso. Lei sapeva? La sua mano mi lascia rapidamente perché stanno arrivando dei clienti. Posso muovermi. Aiscia ha assistito alla scena e mi chiede: “Ti ha messa a disagio?”
“Beh, se non altro con la sua mano che non voleva andarsene da lì…”
“Sei davvero troppo sensibile. Vieni, ti presento alle altre.”
Ci sono due cameriere in più per il ristorante, fra cui Helena, una ragazza tedesca, occupata a mettere dei cesti di pane sui tavoli. L’altra ragazza è Alicia, che è di Béziers e oggi è in ferie. Helena e io ci abbracciamo. Si rivolge a me con un forte accento: “Sono contenta che tu sia qui.” Sembra simpatica. Non posso fare a meno di osservare il suo pube per vedere se le grandi labbra sono così appariscenti come le mie. Lei ride: “All’inizio facciamo tutte così.”
I clienti arrivano. Aiscia mi dà un consiglio: “Dovresti tornare al bar e soprattutto non dare troppa confidenza ai clienti e alle loro mano morte.”
“No, certamente.”
Ma poi aggiunge con voce più bassa: “Salvo che ti ...