1. Come una donna cambio la mia vita


    Data: 16/11/2022, Categorie: Lesbo Autore: TantraManMassaggio, Fonte: Annunci69

    Una mia splendida amica conosciuta su A69 mi chiede di scriverle un pezzo meraviglioso della sua vita.
    
    Dall’età di 6 fino ai 18 anni compiuti, mi hanno segregato in un collegio, dove sono stata tenuta nella più completa ignoranza sessuale. Ero tornata a casa ed avevo accompagnato alla stazione ferroviaria l’unico amico della mia breve infanzia, che stava partendo per il servizio militare di leva. In stazione il freddo era agghiacciante, il suo treno portava un ritardo abissale, perciò c’eravamo rifugiati nei vagoni di un convoglio fermo in attesa d’essere riallestito.
    
    Aveva voluto riscaldarmi e c’era riuscito fino al punto d’incendiare i miei sensi, poi l’insopportabile dolore all’inguine, lui che ansima e mi succhia il collo, infine la sua fuga con la scusa che non poteva perdere il treno.
    
    Imbevo il foulard di neve e mi tampono la fuoriuscita di sangue sperando in quel modo di lenire anche il tremendo bruciore; deambulo scarmigliata in mezzo alla gente che mi scansa con disprezzo, suono alla porta di casa, il segno del succhiotto è evidente come è palese che mi sto tamponando le conseguenze della deflorazione. L’uomo di mia madre la chiama, lei mi guarda inorridita e non fa un gesto mentre lui mi sbatte la porta in faccia.
    
    Vago senza meta, adesso la neve la metto sulla fronte che arde, sento che sto per morire come un cane, nel vialetto ghiacciato d’una villa signorile, dove so che abita forse l’unica persona che mi ha voluto bene
    
    Apro gli occhi adagiata in ...
    ... un soffice letto, Luciana, l’amica di collegio di tre anni più grande di me, m’accarezza con lo sguardo rassicurante; si china a baciarmi la fronte ed io le racconto la mia tragedia.
    
    «Tu vivrai qui con me e mio marito, ho appena saputo d’essere incinta ed ho bisogno di una amica fidata come te.» Mi dice con affetto di sorella.
    
    Poco tempo dopo scopriamo che sono incinta anch’io, tuttavia il mio maschietto preferisce non nascere e probabilmente ha fatto la scelta giusta. Quando viene al mondo Kathrine l’affidano alle mie cure; il marito di Luciana è un uomo d’affari giramondo e lei lo segue quasi ovunque. Il brav’uomo incarica il suo segretario d’assumermi come governante, sono messa in regola per i contributi e mi viene versato lo stipendio sindacale in banca, che per 18 anni mai toccherò.
    
    Agli uomini non penso, non ho fantasie erotiche perché non conosco l’eros, però ogni tanto, tre quattro volte all’anno, forse con il mutare delle stagioni, avverto all’improvviso un gran calore che parte dalla mia vulva e s’irradia per tutto il corpo. in casa sanno che ho bisogno si qualche giorno per me, rimango quasi sempre chiusa in camera con le mani che si muovono freneticamente sul clitoride non vado neppure ad esplorare la caverna che quel bastardo mi ha aperto, mi limito a raccogliere i liquidi che colano ed a succhiarli voracemente.
    
    Siamo pronti a trasferirsi per un mese nella casa di Stettino, i due coniugi faranno vita mondana, io accudirò Kathrine che amo come fosse ...
«1234...»