1. Un tuffo con mia nipote


    Data: 09/11/2022, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Incesti Autore: Black_ink, Fonte: RaccontiMilu

    ... da dare per farmi eccitare, sfiorai la stella marina quando mi venne un’idea così ritirai il braccio e le dissi “E’ troppo stretto per il mio braccio non riesco a raggiungerla, prova tu” lei aveva iniziato a segarmi lentamente ma prontamente smise per prenderla da sola e disse “peccato, hai appena perso un pompino” non appena infilò il braccio mi posizionai dietro di lei sciogliendole i laccetti dello slip lasciandola nuovamente con il culo e la farfalla all’aria, “ho trovato di meglio” dissi io mentre iniziai a metterle il pisello nella figa “ehi no!” esclamò rendendosi conto dell’errore che aveva commesso e provò subito di liberarsi ma senza riuscirci, era la sua stessa patata bagnata a tradirla facendo scivolare il mio cazzo fino in fondo, e mentre iniziavo lentamente a martellarla con una mano le tirai fuori una tetta palpandogliela a dovere e con l’altra frugavo nel suo boschetto iniziando a masturbarla, i suoi ordini autoritari di fermarmi e liberarla si trasformarono in suppliche interrotte da gemiti addirittura offrendomi seghe e pompini a volontà se le avessi lasciato stare la figa, io nemmeno l’ascoltavo sentendola sempre più bagnata mentre gemere eccitata sempre più di frequente, era chiaro che stava per venire e devo ammettere che quella passera stretta stava facendo venire anche me, la sentii gemere forte a bocca aperta accompagnava persino i miei movimenti con il bacino, sconfitta ed umiliata non riusciva a trattenersi mentre raggiungeva l’orgasmo, fu il colpo ...
    ... di grazia per me, uscii immediatamente venendo e vedendo i miei schizzi imbrattarle il culo quasi glielo stessi firmando, presi il suo slip e le asciugai il sedere mentre lei protestava che le stava imbrattando il costume così lo spinsi nel sedere con sua sorpresa lasciandoglielo penzolare come se il suo sedere fosse un porta stracci, mi spostai di fianco guardandola e lei era totalmente nel pallone per l’imbarazzo che aveva ancora il braccio infilato tra gli scogli, ne approfittai per afferrarla per la nuca e strofinarmi il pisello contro il suo viso “No che schif..!” affermò lei mentre le imbrattavo il suo faccino arrogante, ma era solo uno stratagemma per farle aprire la bocca e ficcarglielo dentro senza nemmeno farle finire la frase, tenendo in ostaggio il suo culo con la minaccia che potevo infilarci altro oltre ad un lembo del costume la costrinsi a ripulirmelo a dovere mentre la mia mano si divertiva a schiaffeggiare quel culo bianco fino a farglielo diventare rosso, le tolsi il cazzo di bocca solo per godermi la sua espressione quando con il culo in fiamme le infilai un dito nella patata ritrovandola nuovamente fradicia, lei diventò ancora una volta rossa come un peperone mentre sorridevo compiaciuto di quest’ultima scoperta. La lasciai così, ormai si era fatta ora di pranzo, tornai da mia moglie dicendole che nostra nipote si attardava sugli scogli a raccogliere stelle marine e che potevamo avviarci a pranzo tanto ci avrebbe raggiunti. A tavola era quasi pronto e i ...
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