1. Un tuffo con mia nipote


    Data: 09/11/2022, Categorie: Erotici Racconti, Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Incesti Autore: Black_ink, Fonte: RaccontiMilu

    ... e guardarsi intorno, le dissi di stare tranquilla perché l’avevo visto, era sott’acqua e che mi sarei immerso per recuperarlo, lei annui rossa in viso imbarazzata dalla situazione, io feci un bel respiro e andai sotto, il suo slip a mutandina bianco con i bordi rossi spiccava tra gli scogli, così come il suo sedere nudo tondo e bianco, esitai qualche secondo immerso lì alle sue spalle a godermi la visione, decisi di fare uno scherzo così mi avvicinai al suo sedere pizzicandoglielo, lei probabilmente spaventata si volta di scatto aiutandosi con entrambe le mani mostrandomi così la sua patata pelosetta che ricopre immediatamente con la mano, riemersi notando il suo volto rosso dalla vergogna per quello che era appena successo, “bel cespuglietto” dissi per sdrammatizzare, lei diventò ancora più rossa in un misto di rabbia e vergogna iniziando ad insultarmi arrivando a darmi del pervertito, mi sentii offeso al punto di lanciarle lo slip sulla scogliera, lei si zittì immediatamente rendendosi conto che aveva esagerato e ordinandomi di andare a recuperarlo, le risposi con un secco “prenditelo da sola!”. Nuotò verso gli scogli cercando un punto dove salire, dopo alcuni vani tentativi riuscì a salire sul primo uscendo con il sedere fuori dall’acqua, riuscì a scalarne ancora un altro ma poi rischiando di perdere l’equilibrio al successivo si bloccò cercando un punto migliore, alla fine non riuscì a trovarlo “Mi aiuti a salire!” mi disse imbarazzata mentre continuava a cercare di ...
    ... salire, “No mi spiace, non vorrei fare il pervertito!” risposi io ancora risentito, “Ormai l’hai vista! Puoi guardarla!” continuò lei guardandosi intorno per paura che qualcun altro potesse vederla, per poi voltarsi verso di me cercando di impietosirmi, mi convinsi ad avvicinarmi per aiutarla, devo dire che il panorama non mi dispiaceva, e fu ancora meglio quando scalando i suoi stessi scogli mi ritrovai ad avere un posto in prima fila sul suo culo e la sua patata, ero così vicino che potevo contarle i peli che aveva sulle grandi labbra, “Hai finito di guardarmela?!” commentò lei notando l’assurda posizione, iniziai a dirle dove mettere i piedi ma devo ammettere che fui un po’ stronzo consigliandole i punti peggiori dove poggiarsi in modo da farla stare a gambe aperte il più possibile, ad ogni consiglio seguiva un commento sul suo culo o la sua patata, la sua faccia era rossa come un peperone al punto che non riusciva più nemmeno a parlare per la vergogna, seguendo i miei consigli arrivò all’ultimo scoglio dove era impossibile scalarlo da sola, fece un paio di tentativi ma era chiaro che dovevo aiutarla “che stronzo! L’hai fatto di proposito” commentò lei capendo che non ci sarebbe riuscita “Cosa?” domandai io, distratto a guardare la sua patata non rendendomi conto della situazione “mi hai fatto salire di qui, così da non riuscire da sola!” commentò lei pensando fosse tutto un piano quando invece si era trattato solo di fortuna, fece un nuovo tentativo ma vuoi l’imbarazzo, la ...
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