Il culo della contadinotta
Data: 08/11/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: stinf, Fonte: Annunci69
CAPITOLO 36
Mi ero divertita con Sandra a casa sua anche se il cazzo del marito era stato inopportuno, ma lei mi piaceva un sacco e mi sono messa in testa di fargli provare un cazzo vero. Andavo due volte la settimana al mercato e poi andavo con Sandra a prendere il caffè, parlavamo molto di sesso, e lei si lamentava che con suo marito sentiva poco e si eccitava solo se pensava a me o a qualcuno che la violentava.
_ “Devi provare un altro cazzo un po’ più consistente, se vuoi organizziamo a casa mia”.
Ma lei era titubante e mi chiedeva quando ci saremo riviste a casa sua, e io gli ho risposto che la volevo una notte da me noi due sole o con un altro uomo se voleva.
_ “Giulio non mi lascia dormire una notte fuori, ma insiste che tu venga da noi”.
_ “Tu digli che me lo chieda lui”.
Al sabato Giulio mi ha presa in disparte:
_ “Vieni oggi da noi?”.
_ “Vedi Giulio io sono una lesbica e mi piacciono le donne, anche se tu mi hai scopata e mi hai fatto godere, a me gli uomini interessano molto poco, però mi piace Sandra e sono disposta a venire a letto anche con te, ma devi concedermi dei momenti da sola con lei se non sei geloso”.
_ “Non sono geloso di te, e da quando sei stata con lei, Sandra è più eccitata e gode molto di più anche con me”.
_ “Quindi non ti dispiace se una sera si ferma a dormire da me”.
_ “Perché non vieni tu da noi, vi lascio da sole”.
_ “Se viene da me è un’altra cosa e siamo libere di godere senza che tu ci senta se godiamo ...
... ad alta voce, pensaci”.
Ci ha pensato su un lungo momento e poi rassegnato:
_ “Va bene e quando volete stare da sole”.
_ “Per me va bene anche lunedì”.
Giulio ha parlato in disparte con Sandra e poi mi ha confermato che me la lasciava dal lunedì pomeriggio, e il martedì mattina doveva trovarsi al mercato alle 7, ci siamo salutati e io sono andata verso casa. Ci pensavo ma non sapevo dove trovare un cazzo, lunedì era troppo presto, e poi mi è venuto un lampo, Nicola il barista.
Anche se non l’avevo più rivisto era l’unico che mi veniva in mente e ho deviato nella prima via per andare verso il suo bar, sono entrata e lui è rimasto di stucco, non ci eravamo lasciati tanto bene.
_ “Come mai da queste parti”.
_ “Ho bisogno di un piacere”.
_ “Chiedimi quello che vuoi”.
_ “Saresti libero lunedì dalle 17 in poi”.
_ “Potrei chiedere a mio figlio di sostituirmi”.
Gli ho spiegato le mie intenzioni dicendogli che doveva scopare una mia amica, e se possibile anche metterglielo nel culo, ma doveva presentarsi pulito e profumato, sbarbato e vestito bene, essere delicato e di fare solo quello che gli dicevo io e con molta delicatezza, lui ha accettato e ci siamo dati appuntamento a casa mia per le 17, gli ho anche detto di portare qualche dolce e da bere.
Ho passato una domenica un po’ agitata pensando a quello che sarebbe successo il giorno dopo, a come avrei potuto convincerla a scopare con Nicola e poi prenderlo nel culo. Il lunedì all’una sono passata ...