Apologia del piacere
Data: 03/11/2022,
Categorie:
Etero
Autore: Blacknoble, Fonte: Annunci69
... ammasso
Il suo cranio rasato sembrava il suo cazzo, lo avrei voluto tutto, interamente, nella mia vagina. Le sue mani, sulle mie natiche mi spingevano in avanti, e mi riportavano verso il piacere.
Godemmo. Una gioia ineluttabile che partiva non dai nostri genitali, ma dai nostri corpi.
Fiumi di avorio colato mi scendevano tra le gambe. I suoi piaceri, ai miei mischiati, avevano un solo colore. Gioia, felicità.
Salii su di lui. E fu come se scalassi una nuvola. Una nuvola dura, impietosa, che si infilò tra le mie carni, si intrufolò in me scostando ogni velo e raschiando ogni emozione.
Vibrava quanto me. Percezioni più che intime condivise. Lui tremava, io tremavo. Io rabbrividivo, lui rabbrividiva.
Addosso a lui, occhi negli occhi, i nostri sguardi, andavano oltre, i nostri ardori, originavano odori, ed i nostri colori creavano contrasto. Ed esso non poneva confini, anzi, fondeva insieme le frontiere dei nostri esseri.
Io in lui, e lui in me. In un viaggio senza destinazione. Avvolti con ogni fibra della nostra anima, fusi dai nostri sessi in un tempo che non finiva mai.
Eravamo due fiori, con un solo stelo.