La vendetta di un impiegato, da vittima a carnefice – Capitolo 13 (Finale)
Data: 15/01/2018,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: duke69, Fonte: EroticiRacconti
... entrava e usciva dall’ano di Monica che, dolorante dal continuo abuso del suo secondo canale, ormai sufficientemente irritato, si lamentava imprecando ad alta voce. A quel punto, riempii il mio cazzo di olio e andai a inculare Ilenia in quello che diventava un trenino anale di passione.
In pochi attimi le due donne gemevano all’unisono e il mio movimento si sincronizzava con quello di Ilenia: Fantastico!!!
Di tanto in tanto, mi divertivo con qualche variante:
“Cambia buco!”
E così, io scopavo Ilenia che scopava Monica!
I tre neri ed Esteban facevano a turno per farsi spompinare dalle due donne. Quando vidi che Esteban era al limite, gli chiesi di levare la maschera a Monica e di venirle sul viso. Mentre la doppia inculata riprendeva ad andare avanti, ad un mio cenno anche i tre ragazzi, che ormai erano arrivati al limite della loro resistenza, sborrarono uno dopo l’altro sul viso di Monica riempiendolo di sperma. Il liquido lattiginoso si era accumulato abbondantemente anche sugli occhi, impedendole ancora una volta di poter vedere chi ci fosse intorno. Inutile dire che tale situazione aveva incrementato la mia eccitazione, al punto che subito dopo non resistetti e scaricai il mio orgasmo dentro il culo di Ilenia. La ragazza sentendosi riempire e constatando che tutti i maschi avevano raggiunto l’orgasmo sfilò il dildo dal sedere della madre che a quel punto poteva girarsi. Ilenia, che fino a quel momento non si era lasciata sfuggire una sola parola, fece ...
... per allontanarsi ma la afferrai per un braccio costringendola a rimanere fianco a fianco alla madre. Entrambe si trovavano sedute per terra ma Monica era ancora impossibilitata a vedere che accanto ci fosse la figlia.
“Cazzo! Ho gli occhi pieni di sperma, mi bruciano, datemi qualcosa per pulirmi e andare a lavarmi…”
“Pensiamo a tutto noi, cagna!”
Non aspettavo che quel momento per portare a termine l’umiliazione totale, scambiai uno sguardo con Esteban, quindi puntammo contemporaneamente i nostri uccelli verso le due donne e iniziammo a pisciarle addosso. L’urina si riversava sopra il volto e i capelli delle due donne, sempre disposte l’una affianco all’altra, e scorreva lungo i loro corpi spandendosi per terra. Quel particolare lavaggio aveva un duplice effetto: toglieva lo sperma dal viso di Monica, che così poteva liberare gli occhi e recuperare la vista, e rimuoveva il trucco dal viso di Ilenia che poteva riprendere il suo aspetto normale.
Il getto di urina colse Ilenia di sorpresa facendola bestemmiare. Non appena Monica udì la voce della figlia strabuzzò gli occhi, ormai liberati dallo sperma scivolato in basso, e si voltò di lato verso la figlia:
“ILENIA??? Oh cazzo no! No! NOOOO!!!!”
Intanto i tre ragazzi si erano già rivestiti e stavano lasciando la casa, mentre io ed Esteban ci godevamo la scena con le due donne che litigavano sull’accaduto, quasi ignorando che la responsabilità di tutto era esclusivamente mia; certo, Ilenia aveva accettato di ...