1. Primi pensieri innocenti


    Data: 22/10/2022, Categorie: Trans Autore: porcupine, Fonte: Annunci69

    La prima volta che ebbi la netta sensazione che in me albergava l'istinto sessuale femminile accadde in una spiaggia remota del basso chietino. Ci si andava d'estate in famiglia dalla mattina presto per rientrare a casa quando il sole iniziava a calare. Si piantava l'ombrellone e da subito era un susseguirsi di bagni ed asciugature con camminate nella pineta retrostante il lido.Ero un ragazzino sui tredici/quattordici anni. Mi piaceva andare nella pineta al fresco accompagnato dal canto delle cicale e dall'odore penetrante dei pini. Un giorno in una di queste passeggiate solitarie accade qualcosa che minò le già mie vacillanti certezze in tema di identità sessuale. Ero frastornato dentro di me e non mi capivo. Giocavo nella locale squadra di calcio nella classe degli allievi, finiti gli allenamenti o le partite tutti a fare la doccia. Solo io non andavo. All'inizio ero anche io del gruppo ma vedere quei corpi nudi mi imbarazzava molto. Per non parlare dei membri esposti all'aria. Non ero a mio agio così non partecipai più alle docce comuni. Ma certo quell'imbarazzo mi turbava. Ero un maschio perché dovevo sentirmi in difficoltà e poi quei fisici nudi mi tornavano nella mente qualche amico era già bello che irto di peli. I cazzi erano grandi rispetto al mio. Pensare a loro mi turbava e mi eccitava, con la mano scendevo a cercare il mio piccolo membro per masturbarmi ma immaginavo di toccare le labbra di una piacevole figa bagnata. Ejaculavo e mi punivo. Perché pensare di ...
    ... toccarmi un'inesistente vagina quando potevo segarmi come un maschio qual'ero? Insomma, ero certo che qualcosa non funzionava. C'era in me un contrasto di genere. Cosa acuita poi anche dai giornali porno che i miei amici si passavano in continuazione. Si trattava di fumetto per lo più, ma anche di riveste a colori. Tutti guardavano le donne, i seni, le fighe pelose. A me attiravano sì le donne ma immaginando di essere al loro posto.
    
    «magari ad essere come lei - pensavo guardando la modella dai seni turgidi e dalla vagina pelosa e bagnata impegnata in un pompino favoloso su un cazzo turgido e grosso - chissà cosa prova».
    
    Così nella pineta camminavo pensoso. Ad un tratto vedo entrare un uomo trafelato e bagnato. Era appena uscito dall'acqua grondava di sudore e di acqua di mare. Trovò rapidamente un piccolo spiazzo e stese la sua stuoia e si sdraiò pancia all'aria. Da dietro a un grosso albero mi fermai guardarlo. Un fisico scolpito, muscoli tonici, di uno che praticava sport. Petto villoso e lì giù, l'inguine e il costume da bagno copriva una patta bella gonfia. Lo slip era tenuto da una cordicella bianca con un fiocco. Cosce grosse e muscolose. Immaginai di essere una femmina, magari la sua donna. Di sdraiarmi al suo fianco. Con la mano scendere sino all'inguine e passare sullo slip. Sentire la reazione del membro a questo leggero massaggio. Lasciandomi guidare dalla fantasia pensai che avrei potuto sciogliere il fiocco e scendere leggermente il costume quando bastava per ...
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