Zia berenice e i folli vizi di una distinta borghese, 2a parte
Data: 13/10/2022,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: sexitraumer, Fonte: Annunci69
... io vorrei farlo con delle donnine…”
“Tu aiutami domani…se almeno il più grande non è un imbecille, e ha le conoscenze giuste, posso chiedergli se conosce ragazze che possano farti divertire…”
“Zia, sei di un ottimismo disarmante! Domani quello più cazzuto si studierà la casa per sapere cosa potrà tornare a rubare con altri suoi amici…quanto agli altri, qualcuno parlerà con i genitori, e tu sari fottuta alla grande…come desidero sbagliarmi cara zia!”
“Cosa pensi che dovrei fare?”
“Non lo so…cinque giovinastri per casa…”
“Giovinastri! Li conosci?”
“…no…no! Buona notte zia…”
“Buona notte Andrew, allora vieni, domani?”
“Certo…”
Quando m’incamminai verso l’ascensore che mi stava portando al pianterreno mi venne un’idea improvvisa, per cui risalii a dirgliela alla zia…
“…zia! Mi è venuta in mente una cosa!”
“Quale?”
“Tu nel laptop che hai te hai Skype?”
“Certo…chi non ce l’ha?”
“Allora facciamo così…lascia il laptop su skype sempre acceso. Domani verso l’una meno dieci ti chiamo io su skype…mettilo ad un angolo della stanza…prima mi rispondi, poi lo sistemi sempre acceso, come se fossi disordinata ad un angolo del salotto, se decidete di fare in salotto…io certo ascolterò i vostri discorsi…se c’è qualcosa che non va…che ti fanno violenza…lascia perdere la difensora d’ufficio! Ti mando io la polizia!”
“M’innervosisci Andrew, sai! …comunque va a casa adesso…ti prometto che ci penserò…comunque la batteria del laptop non so quanto dura…se ...
... lo lascio attaccato alla presa penseranno che li voglia registrare…comunque l’idea non è cattiva, qualcosa c’inventeremo…”
“Passerò a mezzogiorno a sistemartelo, poi andrò via prima che arrivino…ok?!”
In realtà le cose dal punto di vista tecnologico andarono meglio. Comprai uno smartphone economico sul quale installai skype acceso facendo la chiamata di prova col mio tablet…lasciai il telefonino in alto su un mobile nascosto sperabilmente bene tra due libri, e feci per andarmene. Zia Berenice aveva passato la mattina a farsi bella con le creme rassodanti, e a lucidarsi le gambe…non esagerò né con i fondo tinta, né con i rossetti. Aveva deciso che sarebbe apparsa come una insegnante privata che dava lezioni privatissime a degli studentelli dotati…non era mai stata scopata da più ragazzi, che nella sua fantasia li voleva affamati di donna, e di sesso femminile…all’una e un quarto arrivò il primo; come convenuto on line al videocitofono disse “ripetizione” che era la parola per farsi riconoscere…mia zia rispose “quarto piano int.16”
…
I secondi trascorsero, si udirono i rumori dell’ascensore in avvicinamento, poi finalmente suonò anche il campanello; come sempre un pochinino di batticuore, sia a me (che in realtà non c’ero) che a mia zia Berenice, che me la stavo immaginando. Il primo sconosciuto stava per entrare…io avrei esitato un po’ ad aprire…la zia non so…ma immagino che le cose all’ingresso fossero andate più o meno così…
“Buon giorno…sono Philippe…siete voi ...