L’ultima vacanza in sicilia - Racconti Erotici

L’ultima vacanza in sicilia

... confermando tranquilla, anzi esordisce: “Certamente ci farà piacere, ci piacciono queste cose fatte in casa…” Ora, non ho capito se “queste cose” era riferito, all’amaro o a ben altre cose, ben più consistenti, ma poi l’ho capito, molto bene!”

Ci alziamo, ci accomiatiamo dal suo amico ristoratore e ci avviamo verso casa sua, quando siamo vicini ci fa vedere con un po’ di compiacimento, casa sua, un bel palazzotto, di due piani e diviso in due fra Lui e suo fratello, con un bel cortile per parcheggiare le auto e tante aiuole fiorite. Apre un portoncino e ci accompagna per le scale, dicendoci “Al primo piano…” Entriamo in un bell’ambiente che comprende un ampio locale con la Sua zona lavoro, la zona salotto ed un angolo cucina, ci fa vedere che attraverso una scala interna, si raggiunge la camera da letto ed un’ampia terrazza sui tetti da cui si può ammirare gran parte di Catania ed anche il grande brontolone l’Etna!

Ai piedi del letto un bel mobile bar con frigo interno contiene bicchieri, le bottiglie del famoso amaro, oltre ad innumerevoli altre bottiglie di vini e liquori… Ci fa accomodare su delle graziose poltroncine vicino ad un tavolo di legno intarsiato, prende i bicchieri, porgendoceli mentre si avvicina ad Aleska la cinge delicatamente alla vita e si allunga in una bella carezza che scende sul culo, sussurrandole: “Sei molto bella, ma anche particolarmente arrapante!!!” Aleska ha apprezzato molto questo suo modo di essere delicato ma anche incisivo… ...

... Voltandosi, gli ha schioccato un bel bacio sulle labbra… Facendogli chiaramente capire, che apprezzava e che ne era lusingata!

Io per spezzare un po’ il ghiaccio, dico: “Dopo tutte queste leccornie, sia dal Tuo amico ristoratore e questo ottimo amaro di famiglia… mi merito una bella sigaretta, fumata seduto sulla Tua terrazza con vista panoramica” Ciò detto, prendo dal mio giubbotto sigarette ed accendino e mi avvicino alla portafinestra che permette l’accesso alla terrazza. Mi volto con lo sguardo su Aleska, Enzo le stava facendo scorrere verso il basso la cerniera del bel vestitino che si era messa per l’occasione, Lei favoriva la situazione lasciando che il medesimo scivolasse a terra, rimanendo in perizoma e reggiseno, vista la situazione, esco in terrazza, lasciando che l’atmosfera si scaldasse ulteriormente e dando sfogo alle mie fantasie che spesso sfociano anche in voyerismo, guardando il corpo oramai quasi nudo di Aleska, accarezzato dalle sapienti mani di Enzo, già intuendo cosa sarebbe successo di li a poco, esco e mi accomodo su di una poltrona da esterno intelligentemente disposta da Enzo in un angolo della terrazza da cui si poteva godere una vista mozzafiato dal mare all’Etna.

I minuti per una sigaretta, seppur fumata lentamente, non sono molti… diciamo che mi sono dilungato un po’, me la sono presa comoda, già immaginavo cosa stava avvenendo in quella camera, dopo circa una decina scarsa di minuti, sento pervenire dall’interno un lungo mugolio che ben conosco, mi ...