1. Schiava aziendale


    Data: 07/10/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: ProfWhip, Fonte: RaccontiMilu

    ... prese.
    
    Depoulos cominciò a giocherellare con l’anello mentre parlava. ‘ Rimarrai in questa azienda, ‘ cominciò. Manuela si rese conto che era giunto il momento: era il verdetto. ‘ Rimarrai con lo stipendio più basso. Mi assicurerò che non ci sia nemmeno un fattorino che guadagna meno di te.
    
    Manuela trattenne il fiato. Depoulos non aveva finito’
    
    ‘ E sarai di mia completa proprietà.
    
    Lei si sentì morire.
    
    ‘ Tutto ciò che hai, come il tuo anello, &egrave mio. Finché accetterai questo stato di cose, la denuncia sarà rimandata. I documenti che provano il tuo reato rimarranno in cassaforte, pronti a essere ‘trovati’ se creerai problemi.
    
    Manuela stava cominciando a capire, ma non riusciva a dir nulla. Era molto peggio di quanto avesse immaginato, peggio di quanto potesse sopportare’ Eppure non riusciva a trovare il coraggio di dire di no e di affrontare la condanna’ Nel suo stato di confusione, per un istante, sperò di aver frainteso. ‘Non capisco” balbettò.
    
    Depoulos la guardò con un’espressione mista di disprezzo e irritazione. ‘ Sei fai la stupida con me, e fai finta di non capire, rischi di farmi cambiare idea. Ti ho graziato, per ora, ma mi aspetto che tu paghi con tutta te stessa. Non sai che mi chiamano ‘vecchio porco’, ‘vecchio sadico’? Tu sei una bella donna, hai venticinque anni, e non puoi dirmi di no, ‘ continuò, giocherellando con l’anello. ‘ Cosa pensi che voglia fare un vecchio porco sadico con te?
    
    Manuela non riuscì a rispondere nulla. ...
    ... Cercava di guardare Depoulos, ma continuava ad abbassare lo sguardo. Aveva il respiro affannato, era rossa in volto, il cuore le stava scoppiando’
    
    Depoulos fece una pausa, e poi scandì le parole:
    
    ‘ Userò il tuo corpo’
    
    ‘ ti torturerò’
    
    ‘ e ti umilierò.
    
    Allungò il braccio, e lasciò cadere l’anello nel cestino dei rifiuti. ‘ Giorno dopo giorno. Pensaci bene, e se non te la senti, alzati adesso e comincia a cercarti un avvocato.
    
    Manuela provò l’impulso di alzarsi e fuggire, ma le sue gambe erano immobilizzate. La sua mente stava cercando disperatamente una via d’uscita. Calò un silenzio glaciale, gli occhi di Depoulos fissi su di lei, Manuela che non riusciva a trovare nulla da dire, non sapeva come reagire, rimaneva seduta come congelata dall’imbarazzo e dalla paura. Pensò alla sua famiglia, alla vita che voleva salvare. Parlò tenendo lo sguardo al pavimento. ‘ Rimarrà’ tutto’ fra queste mura? ‘ chiese infine, con la voce rotta di pianto.
    
    Depoulos rispose con un tono di sufficienza: ‘ può darsi.
    
    Non era nemmeno una promessa, non era niente. Ma era tutto quello che Manuela aveva. La ragazza cercò la forza di alzare gli occhi verso di lui e annuì lentamente, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime e le labbra le tremavano.
    
    Depoulos sorrise e si appoggiò allo schienale della scrivania. ‘ Ho sempre pensato che tu fossi portata a obbedire, ‘ le disse. ‘ Chissà, forse tutto questo ti piacerà.
    
    Manuela sentì un brivido. Non ebbe la forza di replicare ...
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